Sarà una mattinata di forti disagi per viaggiatori e pendolari domani in provincia di Napoli. E’ previsto uno sciopero di 4 ore nelle linee dell’Eav (Ente autonomo Volturno), ex Circumvesuviana, dalle 9 alle 13, proclamato dal sindacato Confail. Sempre domani a Napoli parte il blocco delle auto inquinanti che interesserà la città tutti i giorni dispari dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 fino alla prossima primavera.
Alla base dell’astensione dei lavoratori Eav, la decisione di abolire le tessere di favore, prevista da un Regio Decreto del 1931, per i familiari dei dipendenti. La Confail sottolinea ”quanto sia sentita dai lavoratori la questione ‘titoli di viaggio’ e quanto sia ritenuto sbagliato e fuorviante, rispetto ai reali problemi aziendali, l’atteggiamento dirigenziale che anche nei giorni scorsi ha procurato non pochi episodi di rifiuto nei confronti dei familiari dei dipendenti”. Sul sito Eav sono stati segnalati gli orari di tutte le corse garantite.
“Il Tpl (Trasporto Pubblico Locale, ndr) campano versa in una gravissima crisi finanziaria. Eav rischia il fallimento se non si trova una intesa con il governo per sbloccare le risorse finanziarie del 2013. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio.
Io mi aspetterei uno sciopero su questo, per sensibilizzare magari il governo su questo, ed invece? Si sciopera per le ‘tessere familiari’. – ha detto il presidente di Eav Umberto de Gregorio – Di cosa parliamo? Vi era una prassi per cui tutti i dipendenti e familiari della aziende del Tpl viaggiavano gratis sulle linee di tutte le aziende. Una prassi, un tacito accordo, che non trova alcun riscontro in alcun accordo sindacale o norma di legge. Anm ha richiamato all’ordine, cosa che ha fatto anche Eav. Il governo regionale di Vincenzo De Luca ha concesso abbonamento gratuito per gli studenti, un passo importante sul piano sociale e politico.
Molti invocano il Regio Decreto del 1931. Ma cosa prevede questo antica norma (varata in un contesto del tutto diverso da quello attuale, e per molti versi oggi inapplicabile se non disciplinata)? Cosa prevede? ‘Biglietti di viaggio a titolo gratuito o a prezzo ridotto per le persone di famiglia, per ragioni di cura o per bisogni’. Quali sono le persone di famiglia? Nonni, zii, cognate? E conclude: ‘l’azienda stabilisce con Ordine di servizio le norme per le concessioni di cui al presente articolo’.
E’ quello che intendiamo fare, regolamentare l’agevolazione, aprendo un tavolo di trattativa con i sindacati. Regolamentare l’art.34 del R.D. del 1931 in modo equo e chiaro, sulla base delle normativa fiscale e legislativa oggi in vigore. Lo sciopero di domani, indetto da un piccolo sindacato, in una situazione già difficile di servizio per gli utenti e di grave crisi finanziaria, è un atto di irresponsabilità che non trova alcuna logica giustificazione. Discutiamo e regolamentiamo. Noi siamo pronti”.
“Il tavolo di trattativa – ha detto Marzio Iacomio per la segreteria provinciale Faisa Confail, in risposta alle parole del presidente Eav – è stato aperto dalla Faisa Confail già dal 10 luglio ma dalle poche riunioni susseguitesi Lei, attraverso i suoi collaboratori, non è stato neanche in grado di proporla la soluzione immaginata dell’azienda, né, e ci riferiamo all’ultimo incontro ufficiale, quello del 26 settembre seguito da numerosi incontri informali, ha, sempre attraverso i suoi collaboratori visto che di vederLa al tavolo delle trattative non se ne parla proprio, avuto interesse ad ascoltare la proposta della Faisa Confail. Altro che tavolo di trattativa.
Capiamo bene che in questo momento creare confusione tra l’applicazione dell’art. 34 del R.D. 148/31 e quella che Lei chiama prassi fa buon gioco per denigrare le ragioni dei dipendenti agli occhi dell’opinione pubblica, così come il diffondere notizie false sulla durata dello sciopero, ma l’unica vittima di questa disinformazione è la Sua credibilità: lo sciopero non è stato indetto perché i lavoratori del Tpl abbiano libera circolazione su tutte le linee gestite dalle varie aziende. Uno sciopero per sensibilizzare il governo? E che ne è stato dei sacrifici già fatti dai lavoratori negli anni della gestione commissariale? Il Regio Decreto è una norma antica? Vuol sapere un segreto? non tutto quello che è antico è male così come non tutto quello che è nuovo è necessariamente bene.
Sui nostri mezzi viaggiano persone che non ne hanno diritto? Non sarà perché la controlleria non è governata bene?
Infine, in merito allo sciopero indetto dal ‘piccolo sindacato’ (complimenti per lo stile) in un momento di grave crisi finanziaria: ma Lei lo sa che per i lavoratori il fare sciopero è un costo?”.