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Pozzuoli: arrestati i responsabili dell’omicidio De Simone

carabinieri-notteIl 10 ottobre 2016, i Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Villano Gianpaolo e Cammino Alberto.

Entrambi sono affiliati al clan Longobardi- Beneduce, già condannati per associazione camorristica e detenuti in carcere in esecuzione di pene per tale reato, ritenuti responsabili dell’omicidio di De Simone Gennaro, avvenuto in Monteruscello il 5 gennaio 1997.

L’ omicidio è da inquadrare nella faida di camorra che, all’epoca, vedeva contrapposto il clan Sebastiano-Bellofiore alla fazione Longobardi-Benedue che negli anni 90′ aveva portato ad una serie di agguati mortali che vedeva destinatari uomini affiliati ad entrambi schieramenti.

Il 5 gennaio 1997. in via Verga di Pozzuoli, località Monteruscello, De Simone Gennaro fu colpito mortalmente da colpi d’arma da fuoco sparati da ignoti malviventi mentre Palumbo Francesco, che all’epoca gestiva un circolo di videogiochi presso il luogo dell’agguato, venne ferito all’avambraccio destro e alla gamba sinistra. De Simone, sebbene fosse il cugino del più noto De Simone Umberto, dotto “o’ stuort”( uomo di rilievo del clan Longobardi-Beneduce), fu ritenuto estraneo alle dinamiche criminali di Pozzuoli.

Si ipotizzò che fosse stato ucciso solo perchè si trovò, nel momento dell’agguato, nei pressi del circolo che era luogo di ritrovo degli affiliati al clan Longobardi-Beneduce.

Solo successivamente si venne a conoscenza che De Simone era l’autista Russolillo Giacomo, personaggio di assoluto rilievo nel panorama criminale nel puteolano e probabile vero obiettivo dei killer. Grazie ai collaboratori di giustizia di entrambe le fazioni criminali si è riusciti a ricostruire nei dettagli la dinamica dell’agguato, il movente e gli esecutori materiali

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