La maggior parte lo hanno già fatto, ma entro la fine del mese di ottobre tutti i 25 Comuni compresi nella “zona rossa” del Vesuvio definiranno e comunicheranno alla Regione Campania il piano comunale di protezione civile e individueranno con priorità le “aree di attesa” dalle quali, in caso di eruzione del Vesuvio, verranno trasferiti.
“Prima di illustrare il piano, questa mattina insieme al Capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, abbiamo incontrato i sindaci dell’area vesuviana fissando questa scadenza. – ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca – Nei 25 Comuni dell’area vesuviana compresi nel piano di emergenza, tra i quali figura anche Napoli, vi sono 672 mila residenti, con oltre 375 mila auto immatricolate.
Siamo al lavoro conclusivo per la messa a punto del piano di evacuazione nell’arco delle 72 ore, con l’impiego di 500 pullman e 220 treni, e abbiamo definito come nostra competenza le “aree di incontro” per l’allontanamento dei cittadini nelle regione “gemellate” nell’ambito del Piano della Protezione civile nazionale.
Contemporanemanete, visto che da agosto di quest’anno anche l’area Flegrea è compresa nell’ambito delle zone rosse, stiamo cominciando a lavorare per definire anche il piano di evacuazione dei sette Comuni interessati ai campi Flegrei. Qui abbiamo un numero minore di residenti interessati ma anche in quel caso seguiremo lo stesso schema.
Per quanto riguarda il Vesuvio, dalle cifre e dai numeri ci sembra di stare di fronte ad un problema di dimensioni gigantesche ma dobbiamo attrezzarci per essere all’avanguardia come regione e per questo cominceremo ad erogare finanziamenti dando priorità ai comuni della zona rossa. Inutile creare allarmismi. Oggi non abbiamo problemi particolari ma abbiamo l’obbligo di prepararci”.
“Si esce dalla logica dell’emergenza per puntare alla prevenzione”. Con queste parole il deputato Pd, Massimiliano Manfredi ha commentato il piano per l’emergenza Vesuvio illustrato oggi dalla Regione Campania. “Dopo la tragedia che ha colpito il Centro Italia, la Regione Campania si interroga e si mette subito in moto con un piano straordinario per essere pronta con tutti i mezzi necessari ad affrontare eventuali calamità anche grazie alla sinergia con i sindaci dei territori che appronteranno e approveranno i piani per ciascun Comune. E superando così i ritardi non più accettabili degli ultimi anni”.
“Siamo contenti che, entro ottobre, come annunciato in conferenza stampa dal presidente De Luca e dal capo del dipartimento della protezione civile nazionale, Curcio, avremo il piano di emergenza per le popolazioni che vivono a ridosso del Vesuvio, ma siamo solo all’inizio perché è fondamentale che si facciano anche le prove di evacuazione perché il miglior piano di emergenza ed evacuazione è inutile se i cittadini non sanno cosa fare se il Vesuvio si risveglia”.
Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare di Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli che ha posto più volte il problema della mancanza di piani di emergenza ed evacuazione in Consiglio regionale, compresa l’interrogazione nel corso del Question time della scorsa settimana.
“E’ per questo che è fondamentale che siano organizzate le prove di evacuazione e sia installata la segnaletica che indichi le vie di fuga” ha aggiunto Borrelli per il quale “a proposito delle vie di fuga, bisogna intervenire per mettere in sicurezza, una volta per tutte, la superstrada 268 perché, nonostante i lavori recenti, continua ad allagarsi e, visto che è una delle strade che bisognerà usare in caso di emergenza, è assurdo che dobbiamo sperare che l’eruzione avvenga in un giorno di sole altrimenti non potremo usarla”.
Borrelli, che dal 2004 al 2009, è stato assessore alla protezione civile della Provincia di Napoli, ha poi sottolineato le parole di De Luca che ha detto che fino a oggi si è scherzato perché, purtroppo, non è una battuta, ma la tragica constatazione di come siano stati sprecati tempo e denaro pubblico in tanti anni senza produrre, a mio avviso, cose concrete e lasciando le popolazioni locali totalmente abbandonate”.
Clicca qui per scaricare il Piano elaborato dalla Regione Campania: presentazione-piano-emergenza-vesuvio