Castellammare, presentato questa mattina il progetto “Prima”

presentazione-prima1L’uomo, ormai, è totalmente dipendente dalle tecnologie: sempre più lavori vengono svolti grazie all’informatica e alle nuove invenzioni internazionali. E allora perchè non utilizzare questo progresso nell’ambito della salvaguardia naturale di un determinato territorio? Perchè non utilizzare determinate apparecchiature che potrebbero aiutare l’uomo durante alcune emergenze come, per esempio, gli incendi?

E’ questo che si sono chiesti gli ideatori del progetto Prima, ovvero quel tipo di progetto che si occupa della creazione di tecnologie innovative per la prevenzione dell’ambiente naturale. Tutto ciò è stato illustrato nel corso del convegno “Tecnologie innovative per la prevenzione incendi, monitoraggio ambientale e protezione civile” che si è svolto questa mattina presso la guardia costiera a Castellammare di Stabia (organizzato dai militari stabiesi e dalla società consortile Ali – Aerospace Laboratory for Innovative Components – e la Sma Campania).

Presente fra gli altri anche il sindaco di Castellammare, Toni Pannullo; Giovanni Squame, presidente di Ali; Norberto Salza, presidente onorario di Ali; Francesco Pirozzi, responsabile Area Servizi Tecnici Sma Campania e il comandante della capitaneria di Castellammare, Guglielmo Cassone.

immagineRitornando alla questione tecnica e tecnologica, come può un oggetto aiutare i soccorsi e di conseguenza evitare maggiori danni all’ambiente? Semplice, attraverso una mappatura satellitare del rogo. Per fare ciò, però, è fondamentale utilizzare uno strumento come il Taled, una piattaforma integrata per il controllo degli incendi che in tempo reale invia su tablet e pc (e anche altri dispositivi) lo stato effettivo del rogo. Questo tipo di oggetto è fondamentale per i vigili del fuoco e anche per la protezione civile: entrambi potrebbero arrivare già preparati sul luogo dell’incendio risparmiando tempo prezioso.

Ma quest’ultimo è solo uno dei tanti mezzi a disposizione per gli Enti pubblici per salvaguardare il proprio territorio. Infatti, è presente anche il Simdeo (fondamentale per localizzare le discariche abusive), Oceansat (correnti marine), Dronenv (fumi inquinanti), Sar4bat (siti archeologici sottomarini), Mission (merci contenute nelle navi). Di conseguenza, con l’utilizzo di queste determinate apparacchiature si potrebbe seriamente migliorare una città e un determinato territorio.

Castellammare, in tal senso, ne avrebbe fortemente bisogno. Le discariche abusive ormai sono innumerevoli e allo stesso tempo gli incendi in estate non mancano mai, specialmente nella zona dei Monti Lattari. Essendo una città portuale sarebbe utile anche l’utilizzo della Mission che darebbe maggiore sicurezza all’interno di tutta l’area del porto stabiese.

presentazione-prima3Nella sala è stata esposta anche IRENE (dal greco: pace) – Italian Re-Entry NacellE – un’innovativa tecnologia le cui caratteristiche principali sono il servomeccanismo di apertura (configurazione umbrella-like) ed il materiale utilizzato per la protezione termica, attualmente entrambi brevettati.

IRENE è il primo esempio in Italia di sviluppo di una piattaforma spaziale realizzata da PMI che investono risorse proprie. Attualmente ALI ha infatti realizzato il “dimostratore tecnologico” per un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro, di cui il 50% a carico delle imprese. Il lancio sperimentale di IRENE è previsto a giugno 2018 a seguito di un contratto che l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha firmato con il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e con ALI.

Attualmente si può solamente sognare perchè è allo studio un protocollo d’intesa fra i diversi soggetti interessati per testare sul campo determinate innovazioni che sono state appunto presentate quest’oggi. Castellammare guarda al futuro insieme al suo primo cittadino: affidarsi alla tecnologia per migliorare il territorio non deve essere solamente uno slogan.

Gennaro Esposito

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