Era il 1 febbraio 2016 quando a Pozzuoli, Paolo Pietropaolo ferì gravemente la compagna dandole fuoco con della benzina.
Oggi per lui chiesti quindici anni di reclusione. Ad avanzare la richiesta i pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso.
Carla Caiazzo, che era incinta e, secondo la tesi accusatoria, quel giorno fu vittima di una vera e propria trappola, un’azione criminale, folle e soprattutto premeditata.
Pietropaolo, che subito dopo tentò una rocambolesca fuga in auto imboccando l’autostrata verso Roma, aveva aggredito l’ex compagna dopo averla incontrata con la scusa di parlare della bimba che stava per nascere.
In aula l’uomo è rimasto impassibile. Ora la parola passa agli avvocati. La sentenza a novembre.
La richiesta di quindici anni di reclusione è stata formulata al termine della prima udienza del processo che si svolge con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Napoli Egle Pilla. La richiesta di pena è ridotta di un terzo come prevede il rito abbreviato.
La vittima non era in aula in quanto nei giorni scorsi è stata sottoposta ad nuovo nuovo intervento chirurgico.