A 40 anni, senza lavoro né prospettive future, Catello Spera decide di farla finita. Ma prima di suicidarsi vuole lasciare un segno del suo sdegno ai concittadini, a quella Castellammare che “nonostante tutto” continua a vivere nella routine quotidiana. E che quasi non si scompone a un dramma manifestato in modo decisamente inusuale.
È la storia di #menevado, il corto girato interamente a Castellammare di Stabia e che, dopo il successo della presentazione avvenuta ai Faito Doc Festival (dove è stato proposto fuori concorso), approda nella città delle Terme. Il debutto a Castellammare è in programma venerdì 21 ottobre alle ore 20.30 nella sala Ruccello del multicinema Montil (via Bonito, 10).
Qui il regista Gaetano Cuomo presenterà il corto e il suo importante cast, svelando i segreti di una produzione che ha divertito e fatto discutere alla “prima” e che sicuramente registrerà consensi e commenti anche al Montil.
Tante le storie dietro il lavoro firmato da Cuomo: il protagonista Marco Cannavacciuolo, che interpreta il ruolo del disoccupato Catello Spera, stabiese doc, sposato e disoccupato, che di fronte all’impossibilità di dare una svolta alla sua vita decide di uccidersi. Prima però vuole lasciare un segno della sua frustrazione: non basta una lettera, non basto un video. Serve qualcosa di colossale, che sia trasmessa a tutta la città allo stesso momento. Per questo decide di fare istallare altoparlanti in tutti i punti strategici della città, affinché tutti sappiano nello stesso momento quale è il suo stato d’animo.
Nelle scene appaiono tra gli altri grandi attori come Carlo Di Maio e Peppe De Rosa, sportivi simbolo come i canottieri del circolo nautico Stabia ma anche Carlo Lupo, un ex detenuto che si è lasciato alle spalle la terribile esperienza del carcere di Poggioreale e che con il “cameo” in #menevado ha voluto dire che “tutto è possibile”.
Il resto va scoperto venerdì sera al cinema Montil, in una serata che si annuncia indimenticabile e ricca di divertimento e spunti di riflessione.