Boscoreale, Comune e Centro Sociale: il buio sulla città

comune-boscoreale-2Chi non paga resta al buio. È successo ancora, a Boscoreale. E, quasi certamente capiterà di nuovo. Questa volta a finire sotto la mannaia del “tagliacorrente” sono stati il Centro Sociale per gli anziani di Piazza Pace e lo stesso Palazzo comunale. Nel primo caso, è successo che da un paio di giorni i locali in cui si riuniscono decine di over sessanta (si tratta degli ultrasessantenni) boschesi, in maggioranza pensionati e casalinghe, sono senza energia elettrica.

La fornitura è stata interrotta, anche là, come già era capitato nei palazzoni dei Piani Napoli di Passanti – Scafati e Settetermini – Villa Regina, per morosità continuata del comune nei confronti della società fornitrice del servizio. In parole povere – sembra un paradosso, ma sempre di povertà si parla – il comune non ha uno straccio di euro per poter pagare l’energia che quegli anziani consumano: qualche punto luce al quale è collegato un neon (nessuno degli esperti dell’ufficio tecnico ha però mai pensato di ridurre i consumi con l’uso di una lampadina a risparmio energetico o a led) e un televisore per guardare un incontro di calcio. Niente. Niente pagamento bollette, nessuna fornitura.

Eppure le avvisaglie c’erano già state: la società aveva ridotto la potenza fornita e dunque le lampade avevano una minore intensità luminosa. Niente. Non c’erano, e non ci sono i soldi, e nessuno ha onorato il “debito”. Dunque, quel punto di ritrovo rimane aperto solo di giorno, quando la sala viene illuminata con la “luce del Signore” e i frequentatori possono farsi uno scopone o un ramino. Non appena cala la sera invece, tutti fuori, impossibilitati a fare qualsiasi attività. Per quello che riguarda il comune, anche per il Palazzo c’è stato un avviso di messa in mora per mancato pagamento di forniture di elettricità.

In questo caso, tuttavia, non è stato possibile “tagliare la corrente” perché il palazzo comunale è il centro di servizi essenziali e dunque, secondo legge deve essere sempre e comunque servito. Intanto le bocche di consiglieri e assessori di maggioranza, ufficialmente, sono ultra cucite. Solo l’opposizione e le minoranze (ma è giusto così, fanno il loro mestiere) denunciano il degrado e la situazione insostenibile che sta vivendo l’amministrazione Balzano, nonostante i servigi e i consigli che gli esperti di bilancio e di dissesti gli forniscono a titolo gratuito già da diversi mesi.

Il problema, dicono dall’opposizione, è che il “malato è in fase terminale” e dunque “l’accanimento terapeutico”, ovvero l’ostinazione a volerlo tenere in vita nonostante tutto, resta un esercizio di pura follia politica e amministrativa. Arriva, dal Palazzo, anche un’altra notizia, non confermata sempre per la questione “bocche cucite”: il comune avrebbe chiesto la rateizzazione dei debiti “elettrici” contratti in questi mesi. Se ne parlerà quanto prima. Ma , intanto, c’è “Buio sulla città”. Mentre il pericolo dissesto si fa sempre più vicino.

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