Uliano vaneggia e scrive manifesti. Basta bugie, non c’è tempo per le barzellette

uliano-bugiardoLeggo e non mi sembra vero che ci possa essere tanta faccia tosta in giro per il mondo.

Il “messia” scomodo, come ama definirsi il buon Uliano, e mi riferisco a “scomodo” non a messia come da sempre amo invece definirlo io, continua a praticare il mestiere di “messia” appunto.

Continua con gli annunci, parla di mani pulite e di cambiamento, di trasparenza e di ostacoli ed ostacolatori che gli avrebbero impedito di raccogliere i frutti che stavano per venire a seguito di quanto seminato dalla sua amministrazione. E allora ci sarebbe da dire “evviva gli ostacolatori” dato che chi semina vento raccoglie inevitabilmente tempesta.

Il buon “messia scomodo” continua a dimenticare che il suo fallimento è stato solo ed esclusivamente frutto della sua inconcretezza, incapacità, incoerenza.

Due anni prima della rovinosa caduta, il “sindaco uscente”, come si fa definire nei comunicati stampa dicendo ancora un’altra bugia ai suoi “amati” concittadini dato che tecnicamente non è “uscente”, ma “sfiduciato”, prometteva trasparenza, legalità, e una ventata di aria nuova. Ma le sue vuote parole svanivano nei fatti che hanno caratterizzato i due disastrosi anni di amministrazione, di condanna all’immobilismo, di caduta verticale che la città di Pompei ha dovuto subire a causa del suo balletto sull’orlo del precipizio. L’inevitabile caduta non è avvenuta prima solo perché di volta involta “lo scomodo” è stato soccorso proprio da tutti quelli con i quali “mai sarebbe sceso a compromessi”. Proprio a quelli che il caro Nando Uliano indicava come il peggior male per la città, l’uomo “solo” al comando stendeva, di volta in volta, il tappeto rosso per entrare a Palazzo De Fusco a dare un sanguinolento morso al potere cittadino. È vero, Uliano è stato scomodo. Un sindaco che effettivamente stava scomodo perché per due anni la sua poltrona non ha fatto altro che traballare, sostenuta di volta in volta dalla peggiore politica che Pompei abbia mai conosciuto, da quei personaggi che lo stesso “messia” pompeiano prometteva di tenere lontani dalla cosa pubblica a parole, ma che poi, nei fatti, non esitava a tirare in maggioranza pur di riuscire a stare, per qualche settimana, un pochino più “comodo” sulla poltrona tricolore. Non appena le cambiali sottoscritte per ottenere l’apparente comodità, cambiali più volte sottoscritte, passavano alla cassa, il “messia” Uliano tornava immediatamente ad essere un “sindaco scomodo”. Sia chiaro, solo nel senso che la poltrona ricominciava a traballare e allora ripartiva la caccia al “buon partito” da sposare per provare a “fare numero”. Alla faccia dei proclami, dei “mai con quello… mai con quell’altro, mai con chi Pompei non la merita”: e ora ritorna nuovamente all’attacco con lo slogan “il sindaco scomodo non lascerà Pompei nelle mani di chi non la merita!!!”

Povero Uliano. Adesso stila manifesti. Parla di rivincita e di squadra più forte di prima.

E allora voglio svelare un segreto al signor ex sindaco: i pompeiani possono essere stati anche ingenui nel credere a tutte le sue “balle” due anni fa. A dire il vero qualcuno era anche in malafede e a qualcun altro un burattino da poter manovrare a piacimento faceva certamente piacere a Palazzo De Fusco, ma in troppi si sono sentiti, loro sì, traditi da un comportamento, oltre che inconsistente, anche bugiardo e a tratti infantile.

Il bel giocattolo che i cittadini di Pompei gli avevano concesso, lo ha rotto da solo, esclusivamente con la sua incapacità, con l’arroganza e la faccia tosta di continuare a “sfottere” i pompeiani per oltre due anni.

Carissimo sindaco sfiduciato e caduto, sin troppo tardi per i miei gusti, per essere uscente, come ami definirti, saresti dovuto arrivare a fine mandato e, ringraziando iddio, questo non è accaduto.

I ben 14 assessori in due anni sono sicuramente un record mondiale, ma sono solo uno dei segni di una assoluta incapacità amministrativa, di una assoluta mancanza di idee e di programmazione, di una assoluto nulla.

Basta con le promesse. Basta con l’onestà sbandierata per raccattare qualche briciola di consenso. Basta con i “traditori”: l’unico che ha tradito Pompei e che si è svenduto pur di restare a galla sei stato tu, caro “sindaco scomodo”.

Una via di fuga per stare più comodo e per provare a far obliare la tua fallimentare esperienza alla guida della città, per provare a fare bella figura, almeno ora che non puoi più fare altro male a Pompei ed ai pompeiani, è starsene in silenzio senza accampare pretese di rivincita. I nemici, infondo, i traditori, i criminali che ti hanno tenuto “ostaggio” te li sei messi in casa da solo. Sei riuscito a fare tutto ed il contrario di tutto con una irripetibile coerenza nel fare sempre la cosa sbagliata.

Resta a casa se vuoi veramente bene alla tua città, evita una sonora figuraccia, un’altra.

Gennaro Cirillo

ECCO IL TESTO DELLA NOTA STAMPA E DEL MANIFESTO

 

Uliano : “Resto in campo per il bene della mia città”.

Pompei, 19 ottobre 2016. Torna più forte di prima l’ultimo sindaco della città mariana, Nando Uliano. “Non lascerò Pompei nelle mani di chi non merita”, ha sottolineato con forza l’ ex primo cittadino. Uliano, infatti, in un manifesto che in queste ore sta tappezzando la città, parla apertamente ai suoi cittadini e conferma il suo ritorno sulla scena politica pompeiana per le prossime elezioni. L’intento dell’ amministratore uscente è quello di “portare avanti il progetto di cambiamento per il bene della città e dei miei cittadini”. Una pianificazione attenta che Uliano sta già mettendo in piedi con il sostegno di chi ha amministrato insieme a lui Pompei per oltre due anni. Si tratta di una serie di progetti a cui il “sindaco scomodo” stava già lavorando, ma che – a causa della sua sfiducia – sono rimasti “sospesi”. “Hanno provato a fermarci ma non ci sono riusciti – assicura Nando Uliano – Abbiamo già tante idee pronte per Pompei e insieme alla mia squadra stiamo valutando i prossimi passi da fare. Non esiste nessuna crisi interna alla mia coalizione. Restiamo compatti e uniti per amore della nostra città”.

Di seguito il testo contenuto nel manifesto :

UN SINDACO SCOMODO

“RESTO PER IL BENE DELLA CITTA’”!!!

Cari miei concittadini,

hanno fatto di tutto per allontanarmi da Palazzo de Fusco solo per la mia ONESTA’ e TRASPARENZA!

Mi hanno SFIDUCIATO perché ho sempre anteposto il BENE della città all’interesse dei singoli, e dei singoli gruppi di potere.

E’la verità!!!

Ho dovuto combattere, sin dal mio insediamento e, tra non poche difficoltà, con il solo obiettivo di dare un nuovo volto alla mia amata città.

Ed a causa di coloro che hanno messo davanti i propri interessi (personali) dimenticandosi di quelli della comunità, ora Pompei vive in un momento di incertezza, poiché si è ripiombati in campagna elettorale.

Intanto questi personaggi, che hanno fatto di tutto per ostacolare il nostro lavoro, continuano a gettare fango sul mio operato,  e su quello della gente perbene che ha amministrato insieme a me.

Sono gli stessi TRADITORI che parlano di “inconsistenti risultati”.

Nulla di più falso! Molto è stato fatto !!!

A breve sarebbero stati raccolti i frutti del nostro lavoro, dei nostri sacrifici.

Sono sicuro che i cittadini perbene hanno compreso gli oscuri interessi di certi personaggi, opportunisti e disfattisti , che hanno OSTEGGIATO me e la mia squadra.

Troppo è stato l’accanimento contro di me!

Pur tra le molteplici difficolta’ vi PROMETTO che porterò avanti le battaglie di altissimo contenuto civile !

Ecco il motivo della mia scelta !!!

Palazzo di Città merita di essere governato da cittadini ONESTI! E sono certo del sostegno e della cooperazione dei giovani e non giovani, che mi aiuteranno a vincere di nuovo le elezioni per continuare ad amministrare ancora meglio la nostra bella città!

Il vostro amico,

Nando Uliano

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