In detta via gli uomini delle brigate di estrema sinistra, travestiti da aviatori, sparavano spietatamente contro gli uomini della scorta, uccidendoli tutti. L’eroe casolese fu il primo ad estrarre la pistola al momento dell’agguato, cercando, con onore e sprezzo del pericolo, di salvaguardare l’incolumità del politico. Arruolatosi nel 1971 nel “Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza”, si forma presso la Scuola di Polizia Alessandria, trasferito prima al Viminale per poi diventare componente della scorta del presidente Moro.
La cerimonia di inaugurazione inizierà alle ore 11 e 30 in piazza Crocifisso, alla presenza delle massime autorità civili e militari. Interverrà il ministro degli Interni onorevole Angelino Alfano e, tra gli altri, il prefetto di Napoli, dottoressa Gerarda Maria Pantalone, il questore, dottor Guido Marino, una rappresentanza dell’Anps presieduta dal commissario r.d.s. Luigi Gallo, nonché i promotori, il sindaco di Casola, dottor Domenico Peccerillo ed il dirigente scolastico dell’Istituto, professoressa Donatella Solidone.
Intitolare una scuola a suo nome serve a ricordare il sacrificio di Raffaele Iozzino ai più giovani. Un giorno che i cittadini di Casola intendono ricordare trasmettendo la sua testimonianza alle nuove generazioni.
Assieme all’agente Ps Raffaele Iozzino, persero la vita nel rapimento Moro anche il Maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi, alla guida della Fiat 130 dell’ideatore del lungimirante ideatore del “Compromesso Storico”, l’Appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, la Guardia di pubblica sicurezza Giulio Rivera e il Vice-Brigadiere Francesco Zizzi.
Giovanni Di Rubba