A presentare la mozione è stato il consigliere comunale di “Prima Stabia” Gaetano Cimmino. “Il nostro territorio ci offre molte risorse. – ha detto Cimmino – Se tutti ci mettiamo a lavorare nell’interesse comune gli obiettivi si raggiungono, senza sentire continuamente la necessità di appuntarsi medaglie al petto. Ad esempio: quanti provvedimenti questo consiglio comunale ha approvato sull’area ex Avis? A quando la riqualificazione? E ancora: la zona di corso Alcide De Gasperi e i cambi di destinazione d’uso per il terziario, a quando gli strumenti per i privati? Dunque materiale per lavorare ce n’è tanto, la città aspetta i provvedimenti che sono sicuro che il sindaco predisporrà. Cerchiamo di lavorare nell’esclusivo interesse della città di Castellammare”.
Dopo Cimmino è intervenuta la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Mara Murino. “La città è
Inoltre bisogna riaprire la strada che divide il quartiere ‘Moscarella’ dalla zona del ‘San Marco’ per permettere ai cittadini di entrambe le zone di raggiungerle più facilmente e velocemente”.
A prendere la parola è poi stato l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rubino che ha commentato positivamente il provvedimento in discussione. “Bisogna attuare un processo di normalizzazione – ha detto Rubino – anche per non ripetere le mancanze e gli errori del passato. Basta straordinarietà, basta perdere tempo. Apprezzo molto questa mozione contenente spunti che l’Ente avrebbe già dovuto recepire lasciando da parte l’aspetto politico. Ora è necessario andare avanti anche su altri temi come l’area ex Avis e il condono edilizio. Per l’Ufficio Tecnico Comunale (Utc, ndr) stiamo scontando la ‘vecchiaia’ che sta affliggendo tutta la macchina comunale. L’Ufficio si sta svuotando, le risorse sono esigue e c’è un continuo ritardo nell’esame delle pratiche”.
Il consigliere comunale di “#Per Castellammare” Salvatore Vozza ha poi lanciato l’allarme: “In tutti questi anni ci siamo bloccati su masterplan e annunci e in assenza di varianti abbiamo avuto leggi che hanno causato una situazione disastrosa. Rischiamo che corso Alcide De Gasperi diventi la strada dei cinesi, altro che sviluppo”.
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