“Oggi fare l’agricoltore significa essere custodi di un territorio, trarne un giusto guadagno e salvaguardare la propria esistenza”. A parlare è Carlo Cambi, giornalista, scrittore e autore televisivo e radiofonico, intervenuto nel corso della due giorni di “#Iamalficoast”, il progetto promosso dall’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi con il contributo scientifico del Bto Educational e coordinato da Lenus Media.
“In queste zone non c’è da migliorare, c’è da convincere – ha continuato Cambi – che ci troviamo di fronte ad un modello di sviluppo forse obbligato, ma spontaneo e migliore. I produttori di vino, che sono degli eroi da queste parti, fanno delle cose meravigliose ma in condizioni critiche dal punto di vista ambientale e logistico. Attenzione: se loro ce l’hanno fatta significa che si può fare. Spesso e volentieri si parla dei problemi, della mancanza di arterie stradali adatte. È tutto vero ma la costiera amalfitana ha sole, terreni straordinari, un quadro ambientale di pregio. Tutti elementi che, se fai un buon prodotto, aiutano nella vendita.
Il problema, semmai, è che non si ha sufficiente prodotto per alimentare tutta la domanda potenziale. – ha spiegato il giornalista Bisogna considerare che oggi fare l’agricoltore non significa fare il contadino con le scarpe sporche, significa essere custodi di un territorio, trarne un giusto guadagno e salvaguardare la propria esistenza. Oggi con la tecnologia, con i droni ci si può divertire ad effettuare, ad esempio, la viticultura di precisione. In tal modo si fa un’operazione ad alta tecnologia applicata ad un prodotto straordinario come il vino a vantaggio di un territorio unico come la costiera amalfitana con una prospettiva di ottima redditività”.
FraFree