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Gragnano, Legambiente: “Il 28 ottobre la liberazione di due falchi”

i gheppi legati (2)I due piccoli rapaci erano stati catturati da un bracconiere di Gragnano che li aveva poi imprigionati nel cortile recintato della sua abitazione, legandoli su di una base di legno con una corda e dei moschettoni. L’8 febbraio scorso gli agenti del corpo forestale di Castellammare, guidati dal comandante Raffaele Starace, hanno liberato i due falchi dal loro carceriere, denunciandolo a piede libero per maltrattamento animale e detenzione illegale di specie protetta.

I gheppi sono stati subito trasferiti al Centro Recupero Fauna Selvatica di Napoli ed affidati ai veterinari per le cure e la riabilitazione propedeutica alla successiva reintroduzione in natura. Un lungo percorso di recupero durato quasi nove mesi. Ora, grazie alle cure attente dei veterinari, i due uccelli sono pronti per essere rilasciati all’ingresso dei monti Lattari, nella loro zona d’origine. La Valle dei Mulini rappresenta infatti un corridoio biologico di straordinaria importanza, soprattutto per le specie di avifauna.

Per l’occasione il circolo Legambiente Woodwardia ha organizzato un’iniziativa aperta alla cittadinanza con la partecipazione delle scuole elementari di Gragnano, che parteciperanno con proprie delegazioni di studenti ed insegnanti. Alle ore 9.00 di venerdi 28 ottobre, è prevista la partenza dal piazzale antistante l’ex stazione ferroviaria di Gragnano, i piccoli studenti ed i cittadini raggiungeranno a piedi il mulino porta di Castello di sopra dove saranno accolti dagli agenti del corpo forestale dello Stato per una lezione sul bracconaggio e la biodiversità.

A seguire ci saranno momenti musicali organizzati dai cori delle scuole mentre la liberazione dei due rapaci avverrà intorno alle ore 11.30 ad opera dei veterinari del Cras. Per l’occasione è stata richiesta la presenza della protezione civile e degli agenti della polizia municipale. “Non è la prima volta che organizziamo iniziative simili e purtroppo non sarà l’ultima perché i bracconieri nella zona dei monti Lattari sono tanti e numerose sono le loro vittime. Lo sanno bene anche i nostri amici del Wwf penisola sorrentina che da anni sono impegnati in questa battaglia di contrasto al bracconaggio. Il 12 marzo scorso, insieme a cento bambini, liberammo un esemplare di poiana che si è stanziato in Valle dei Mulini in modo stabile e durante i nostri sopralluoghi lo vediamo spesso volare ed osservarci dall’alto quasi come volesse salutarci.

La Valle dei Mulini, da luogo di degrado ed abbandono, negli ultimi tempi è diventata un luogo di riscatto sociale, economico ed ambientale. Queste iniziative oltre a dare la possibilità ad animali innocenti di poter ritornare a vivere liberi, sono anche l’occasione per creare aggregazione sociale. Cittadini, forze dell’ordine, scuole, associazioni, istituzioni, insieme per rimediare al maltolto commesso da singoli individui, che siano bracconieri o inquinatori seriali” dichiara Carmine Iovine del circolo Legambiente Woodwardia.

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