“Questa comunità deve essere orgogliosa di aver espresso un eroe, di aver avuto tra i suoi cittadini un uomo che, essendo morto per servire il Paese, farà ricordare Casola di Napoli nella storia d’Italia”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervenuto poche ore fa a Casola in occasione della cerimonia di intitolazione dell’istituto scolastico di piazza Crocifisso all’agente della polizia di stato, Raffaele Iozzino, medaglia d’oro al valor civile.
Iozzino nel 1971 decise di arruolarsi in Pubblica sicurezza per realizzare il suo sogno di diventare un poliziotto. Si formò presso la scuola di Alessandria per essere trasferito successivamente al Viminale e diventare componente della scorta di Aldo Moro: morì ucciso nell’attentato di via Fani del 16 marzo del 1978. A promuovere l’intitolazione sono stati il sindaco di Casola, Domenico Peccerillo e il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo, Donatella Solidone.
Alfano si è poi recato negli uffici della Prefettura a Napoli dove ha presieduto, insieme al prefetto Gerarda Pantalone, una riunione tecnica sulla sicurezza in provincia di Napoli. Presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine. “Se ci arriverà la letterina faremo come hanno fatto altri Paesi, ovvero faremo niente – ha detto il ministro – e certamente non ci faremo ridurre questo impatto da una lettera dell’Europa.
Vorrei ringraziare tutti quegli studenti napoletani che ieri hanno dato una mano nei soccorsi ai migranti nel porto di Napoli. Lo hanno fatto con grande spirito umanitario, è il grande cuore di Napoli che si è espresso in questo modo”.
Poi Alfano ha evidenziato che grazie al lavoro della Prefettura di Napoli e dei magistrati “si è fatto qualcosa di davvero interessante. Il prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, ha sentito i magistrati napoletani e si è fatta autorizzare all’uso di un bel po’ di prodotti contraffatti sequestrati come le felpe e sono stati dati ai migranti”.