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Secondigliano, si stringe il cerchio intorno al boss Marco Di Lauro

marco-di-lauroCresce la tensione all’interno del gruppo camorristico della Vanella Grassi a Secondigliano. Dopo l’arresto del boss Umberto Accurso e il pentimento del fratello Antonio la Vanella sarebbe orfana di riferimenti carismatici, ovvero di boss in grado di gestire le piazze di spaccio, gli affiliati e intentare guerre con altri gruppi camorristici per estendere territorialmente la propria leadership criminale.

Giovanissimi affiliati si starebbero progressivamente rendendo autonomi da un gruppo che in poco tempo avrebbe perso spessore e potere nell’universo malavitoso partenopeo.

Giovani e spietati, spesso già killer consumati, gli ex fedelissimi degli Accurso potrebbero tentare il colpo grosso tessendo alleanze sottobanco con gli Amato – Pagano, storici scissionisti di Secondigliano sempre determinati a detronizzare definitivamente i Di Lauro (attualmente retti dal ras latitante Marco).

Marco di Lauro, figlio del più celebre Ciruzzo ‘o milionario (attualmente detenuto) sarebbe però elemento da non sottovalutare: con un potere economico rilevante e un numero considerevole di affiliati e gruppi di fuoco Di Lauro junior non si sarebbe mai mosso da Secondigliano usando i “pizzini” per comunicare con i propri uomini e controllare le piazze di spaccio. Un giovane dall’intelligenza criminale spiccata e dal forte carisma sui coetanei del posto che nel rappresentante più giovane della dinastia camorristica dei Di Lauro vedrebbero un modello da emulare, un capo di tutto rispetto a discapito della giovane età. Per non parlare delle amicizie eccellenti in ambienti politico-istituzionali (come emerso dalle rivelazioni dei pentiti) di cui godrebbero ancora i Di Lauro.

Gli 007 dei carabinieri starebbero stringendo il cerchio intorno al latitante Marco Di Lauro attendendo un errore del boss. Intercettazioni ambientali, pedinamenti h24 , infiltrati e telefoni costantemente sotto controllo le armi usate dai militari per stringere quanto prima le manette ai polsi di uno dei più pericolosi latitanti d’Italia.

La gente onesta che vive a Secondigliano ha fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura: tante le associazioni, i movimenti volontari e le parrocchie impegnate con i giovani per la difesa della legalità sul territorio. Un segnale di speranza per chi erediterà questi luoghi e per chi, nonostante tutto, continua a crede nello Stato e nei valori  della Repubblica.

Alfonso Maria Liguori

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