Oggi pomeriggio il Gup del Tribunale di Salerno, Pietro Indimineo, ha rinviato a giudizio l’ex sindaco di Salerno, attuale governatore della Campania, Vincenzo De Luca e altre 26 persone tra cui i componenti della giunta comunale di Salerno nell’anno 2010, imprenditori e tecnici comunali.
L’accusa per De Luca è di falso in atto pubblico per quanto concerne l’inchiesta riguardante la costruzione di piazza della Libertà, a Salerno.
I fatti oggetto dell’inchiesta, che saranno al vaglio dei giudici dibattimentali, si riferiscono a quando De Luca era sindaco di Salerno: a rispondere insieme a lui di falso in atto pubblico sono i componenti dell’allora giunta comunale per aver approvato il 16 febbraio 2011 la variante in corso d’opera con lo stanziamento di ulteriori otto milioni di euro per affrontare «alcuni imprevisti» (la cosiddetta sorpresa idrogeologica e cioè la presenza di acqua nel sottosuolo), come evidenziato dalla direzione dei lavori e dal responsabile del procedimento (sotto la piazza scorre il torrente Fusandola deviato).
Gli altri imputati poi risponderebbero, oltre che di falso, di ulteriori ipotesi di reato come turbativa d’asta e peculato.