Via di Pozzuoli a Bagnoli punto di incontro per clienti ed escort di Napoli

prostituta-2-2Via di Pozzuoli a Bagnoli punto di incontro per clienti ed escort di Napoli : secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi dei carabinieri il litorale di Bagnoli  sarebbe frequentato da prostitute di alto borgo che darebbero appuntamento ai clienti per poi condurli in alberghetti ad ore nella vicina Agnano.

Tra le escort figurerebbero insospettabili casalinghe, studentesse e impiegate.  Esisterebbe poi un vero  e proprio listino prezzi a seconda della prestazione richiesta e del numero di “operatrici del sesso” coinvolte . Si partirebbe da un minimo di 100 euro per arrivare anche a 1500 euro a prestazione.

Particolarmente gettonate le milf, ovvero avvenenti  signore sui quaranta dal fascino maturo e particolarmente inclini ad esaudire fantasiose richieste da parte della clientela. Professionisti, imprenditori e persino  prelati ( abilmente camuffati) frequenterebbero le prostitute di alto borgo che avrebbero stipulato una sorta di assicurazione sul lavoro con la camorra, una tassa mensile  per evitare il verificarsi di furti o rapine quando sono in compagnia dei clienti.

L’evoluzione moderna del mercato del sesso  che in alcuni casi però fa da spalla alla malavita organizzata:  radio mala parlerebbe di latitanti nascosti in  alcove di  prostitute nella zona flegrea spesso anche usate quale deposito per armi e stupefacenti.

Un business di tutto rispetto destinato a giudicare dalle statistiche a crescere esponenzialmente: ci si chiede come mai nessuno, istituzionalmente parlando, noti niente e come mai non si proceda con ben altra attenzione all’identificazione di prostitute e clienti .

Eppure numerose segnalazioni ci erano pervenute da Viale Giochi del Mediterraneo relative a viados e prostitute spesso presenti nella zona anche di giorno e a strane rapine messe in essere ai danni dei clienti poco dopo aver lasciato le professioniste del piacere.

Ad oggi poco o nulla si è fatto per bonificare l’aria nonostante il clima di coprifuoco che aleggia nella zona per la guerra di camorra in atto tra il clan D’Ausilio di Bagnoli ( retto dal boss latitante Felice) e il gruppo Giannelli ( retto dal ras detenuto Alessandro ) di Cavalleggeri.

Il problema è che non si investe mai nella prevenzione  a livello istituzionale ma solo nella repressione. Senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione lo scenario non cambierà mai in positivo e la camorra continuerà a spadroneggiare in certe realtà. Della serie : meno chiacchiere e distintivo, soprattutto da parte dei signori politici, e più fatti.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.