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Pompei: le riflessioni di un lettore su una città in continuo regresso

Riceviamo da un nostro lettore “…alcune mie riflessioni che spero abbiate la cortesia di pubblicare”. Le riflessioni del rag. Amodio sono certamente condivisibili. L’analisi del degrado della politica pompeiana, un degrado causato dai soliti “politicanti” di professione che da decenni affossano la città degli Scavi e del Santuario è pressochè perfetta. Ecco il testo inviatoci:

Pompei soltanto regresso continuo

Apparentemente tutto tace, tutti tranquilli, ma effettivamente tanti    sono in attesa di riproporsi per l’ennesimo vuoto tentativo di migliorare il proprio status. Indubbiamente mancano innanzitutto onestà e cultura, doti entrambe indispensabili per un comportamento signorile, responsabile e civile.

Si teme che alla prossima tornata elettorale saranno i soliti noti ad avanzare la pretesa amministrativa con roboanti programmi stilati senza riflessione, capacità, e non condivisibili con le effettive esigenze!

Chi sarà il nuovo distruttore di questa martoriata città? E’ da oltre cinquanta anni che non si è avvicendata una persona con gli attributi necessari per conservare ed attuare quello sviluppo che ormai non  può più attendere. Gente che ambisce solo a vincere per rigonfiare i propri interessi ed insensibili alla completa rovina cui, di questo passo, certamente va incontro quella che solo alcuni decenni or sono godeva di un prestigio unico nel suo genere.

Per favore statevene a casa! Almeno non aggiungerete, ai tanti demeriti già cumulati, altre delusioni e -forse- tanta rabbia!

Purtroppo, i nomi già ricorrenti, sono quelli abituali che hanno  sottomesso la politica obbligandola ad uno schiavismo per i personali tornaconti.

La domanda, ora più ragionevole, dovrebbe essere questa: E’ possibile spezzare la catena degli insolventi e disonesti contattando uomini di provata capacità, onestà ed intelligenza?

Rag. Pierdomenico  Amodio

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