Il Gazzettino vesuviano | IGV

Piccola lite in un bar si conclude con le pistole

pistolaLitiga per futili motivi nei pressi di un bar a Casavatore e mezz’ora dopo, mentre a piedi si reca verso casa, viene raggiunto da un’auto con il rivale a bordo che gli spara alle gambe con una pistola modello revolver calibro 38 per poi darsi rapidamente alla fuga con un complice alla guida del mezzo .

Questo quanto accaduto a un diciannovenne la scorsa notte a Napoli: la vittima è stata soccorsa da un’automobilista di passaggio e trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco. Sottoposto a intervento chirurgico il giovane sarebbe fuori pericolo e giudicato guaribile in pochi giorni . Alla polizia il giovane ha raccontato ancora sotto choc l’esatta dinamica dell’aggressione subita: partite immediatamente le indagini per risalire all’identità dell’aggressore e del complice che potrebbero comportare l’acquisizione di filmati effettuati da telecamere di sicurezza presenti nella zona.

Gli inquirenti non hanno avuto difficoltà a credere al racconto del ragazzo che risulta incensurato e completamente estraneo ad ambienti malavitosi. Tragedia sfiorata, cronaca di eventi annunciati: perché ormai a Napoli e in provincia si può essere barbaramente percossi o addirittura sparati solo per aver guardato involontariamente un balordo, per aver sorriso alla donna di un boss o semplicemente per essersi trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Insomma un vero e proprio inferno per gli onesti cittadini, la dimostrazione triste ma lampante del fallimento di istituzioni per anni assenti nei confronti dell’emergenze territoriali. La politica per troppo tempo si è preoccupata solo degli interessi di pochi lasciando intere comunità in balia degli eventi: la verità è che a chi comanda, da Napoli o Roma, poco importa della gente comune, di chi fatica onestamente a mettere insieme pranzo e cena magari ancora precario a 50 anni (nel migliore dei casi).

Arroganti e saccenti a questi signori preme solo il prestigio personale e lo stato di benessere nel quale far vivere familiari , amici e amanti varie. In Italia mentre assistiamo da un lato alla disperazione di chi non potendo pagare più gli operai o non potendo mantenere la famiglia si toglie la vita dall’altro siamo bombardati da fanatici miliardari che giocano a complicarsi la vita inventandosi stili di vita assurdi puntualmente emulati da chi vegeta nella ricchezza. Della serie: avanti con la prevenzione a tutti i livelli o città come Napoli saranno ben presto destinate alla più miserabile delle implosioni.

Alfonso Maria Liguori

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