Ci siamo occupati tante volte sulle pagine del nostro giornale di truffe legate ai falsi promoter Enel che, senza farsi scrupoli, vendono qualsiasi bugia pur di strappare una firma per stipulare un nuovo contratto; stavolta però è tutto diverso, perché oltre a trattare dei nuovi sistemi utilizzati per raggirare i consumatori, affronteremo un caso in cui a risolvere la situazione sono intervenuti i carabinieri che, per sventare la tentata truffa, dispensano ai cittadini che li avevano chiamati un consiglio decisamente discutibile.
Procediamo per gradi, è in questi giorni infatti che gli addetti incaricati da ditte che fanno da tramite per Enel Energia sono tornati alla carica nelle aree del vesuviano a caccia di ignari clienti. Sinteticamente, i giovani venditori, spacciandosi per addetti della compagnia Enel Servizio Elettrico di Maggior Tutela, utilizzando un modus operandi alquanto ingannevole, sono a caccia di firme di ignari cittadini per renderli clienti della compagnia Enel Energia, nella maggior parte dei casi, a loro totale insaputa.
Per capire nello specifico le differenze tra Enel Servizio Elettrico ed Enel Energia vi consigliamo di cliccare su questo link, dove troverete un pezzo in cui spieghiamo come funzionano le tipiche truffe: https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2014/01/30/scafati-allarme-truffe-lite-tra-una-donna-e-finti-promoter-enel/
Non volendoci dilungare su temi già trattati procediamo col raccontarvi la nostra storia, svoltasi a Scafati lo scorso fine settimana. I promoter Enel Energia, in questo caso due ragazze e un giovane, erano in giro per le aree periferiche della città, precisamente a Marra, quartiere di confine tra Scafati, Boscoreale, Poggiomarino e San Marzano Sul Sarno. Giunti a via Zaffaranelli, strada del comune di Scafati, hanno cominciato ad approcciare coi clienti col loro solito modus operandi ingannevole e poco chiaro.
A cambiare stavolta però è la scusa che utilizzano. Infatti, con evidenti loghi e cartellini riportanti i marchi e le diciture Enel Servizio Elettrico di Maggior Tutela, e negando esplicitamente di aver a che fare con Enel Energia, i promoter furbetti cercavano di convincere i residenti ad apporre firme sui loro moduli con la scusa di un passaggio obbligatorio per legge ad una cosiddetta “tariffa monoraria”. A poter trarre facilmente in inganno stavolta, oltre alla tariffa monoraria citata anche sulle ultime fatture Enel, il fatto che gli addetti di Enel Energia, che ancora una volta precisiamo è una compagnia differente da Enel Servizio Elettrico di Maggior Tutela, cercavano di indurre gli ignari cittadini a firmare anche nel caso fossero intenzionati a rifiutare il passaggio alla tariffa.
A via Zaffaranelli, con la solita faccia tosta e l’immancabile dose di false informazioni, i ragazzi di Enel Energia hanno avvicinato diversi cittadini, ultima di tutti una donna (la madre di chi vi sta scrivendo). Confusa dalle chiacchiere e dai loghi taroccati dei giovani procacciatori di clienti, la signora, quasi sul punto di firmare avverte il figlio (che sarei io) e quest’ultimo, insospettito dalla vicenda, ha subito chiamato Enel Servizio Elettrico per accertarsi della tentata truffa e successivamente ha chiamato i carabinieri, trattenendo i promoter con delle scuse attendendo l’intervento delle forze dell’ordine.
Quando gli agenti sono arrivati davanti l’abitazione, ad attenderli c’erano, oltre alla signora ed al figlio con i falsi addetti Enel Servizio Elettrico, anche alcuni dei vicini di casa. I residenti approcciati per la tentata truffa hanno tutti spiegato ai carabinieri la situazione confidando, se non in un’azione delle forze dell’ordine, almeno in un monito rivolto ai giovani colpevoli per aver tentato di trarre in inganno i cittadini. La soluzione proposta dagli agenti ha lasciato tutti senza parole.
Infatti i due militari intervenuti, dopo aver raccolto i dati dei promoter e di chi ha fatto la chiamata per l’intervento, hanno risolto la situazione invitando i falsi addetti a cambiare zona, cosa che ha lasciato interdetti i residenti di via Zaffaranelli. La soluzione per poter fare qualcosa di concreto secondo uno dei due carabinieri, era quella di sporgere una denuncia in modo da far sì che i tentativi di reato non restassero impuniti.
Io la denuncia l’ho presentata, sperando che possa essere utile per il futuro e per altre persone, però sinceramente “speravamo di essere tutelati da chi dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini” questo è quello che i cittadini Scafatesi hanno detto delusi ai due carabinieri intervenuti prima che andassero via e questo è il mio pensiero ancora oggi che sono passati pochissimi giorni dal fatto, anche perché quella stessa mattina i falsi addetti Enel nei loro raggiri sono riusciti ad ottenere la firma sulle loro carte da un residente di via Zaffaranelli.
Purtroppo la mia denuncia fa sicuramente poco o niente in fin dei conti, infatti difficilmente questi furbetti potranno essere puniti per le presunte truffe ad anziani e persone sole che compiono sul nostro territorio da anni. L’unica arma più potente sembra restare l’informazione. E noi continueremo a scrivere e mantenere alta l’allerta contro questi stupidi e comuni raggiri che rischiano, nel peggiore dei casi, di vedervi abbonati contemporaneamente a due compagnie elettriche con il conseguente pagamento di due fatture per un unico servizio.
Raffaele Cirillo