Terra dei Fuochi: gli interventi nel napoletano e nel casertano

Terra dei Fuochi 1Continua l’operazione dei carabinieri per contrastare l’illegalità collegata agli sversamenti di rifiuti in Campania. Ambiente e lavoratori nel mirino delle forze dell’ordine tra Napoli e Caserta.

Numerosi i controlli che hanno interessato fabbriche, attività tessili, aziende di abbigliamento, autolavaggi, carrozzerie, depositi di carburante. Denunciate 117 persone e 76 attività sospese o sottoposte a sequestro.
Tra i reati contestati, lo smaltimento illecito di rifiuti, lo sfruttamento del lavoro nero, l’abusivismo edilizio, la violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Di seguito, in dettaglio tutti gli interventi dei carabinieri nelle zone di Giuglianese, a Grumo Nevano, a Caivano e nel casertano.

Nel giuglianese, autolavaggi e officine scaricano acque reflue direttamente nelle fogne… I carabinieri della compagnia di Giugliano hanno denunciato: un 63enne di Qualiano, titolare di un autolavaggio a Villaricca sprovvisto delle autorizzazioni a smaltire i rifiuti; il titolare 44enne di un autolavaggio a Mugnano che continuava l’attività nonostante l’impianto fosse già sottoposto a sequestro, questi immetteva direttamente nella fogna le acque reflue ed esercitava senza essere iscritto all’albo delle imprese artigiane; un 69enne di Melito che a Mugnano, su un’area di circa 900 mq, esercitava l’attività di lavaggio auto scaricando i rifiuti liquidi e i fanghi nelle fogne ed esercitava senza essere iscritto all’albo delle imprese artigiane; un meccanico 31enne e un carrozziere 30enne che a Marano avevano rispettivamente dato vita a un’officina meccanica e a una carrozzeria senza le autorizzazioni allo scarico delle acque reflue; sanzionato un imprenditore 48enne titolare di un autolavaggio a villaricca che non possedeva il registro di carico e scarico dei rifiuti.

A Grumo Nevano, titolare opificio ruba corrente elettrica e tiene al lavoro 4 clandestini ed ancora autolavaggi abusivi che sversano nelle fogne… Nello specifico le forze dell’ordine hanno effettuato questi interventi:  arrestato il cittadino bengalese Ali Shek, 45enne, residente a Casandrino; La sua azienda di abbigliamento, ora sospesa, era alimentata di energia elettrica a spese della collettività, tramite un allaccio diretto alla rete pubblica e all’interno vi lavoravano 4 clandestini; denunciato il titolare 42enne di un autolavaggio di Grumo che sversava abusivamente i residui dei lavaggi nelle fogne e il proprietario 76enne di un terreno che vi aveva realizzato un’attività di autolavaggio senza alcun permesso.

A Caivano, motori rubati, rottami e pneumatici. Olii esausti sversati sul terreno…
I carabinieri della compagnia di Casoria hanno denunciato un 50enne del luogo, proprietario di un’officina meccanica e di riparazione/vendita gomme che a Pascarola teneva su un terreno di circa 10.000 mq. retrostante l’attività 8 motori di autovetture di provenienza illecita. Aveva inoltre destinato il terreno alla raccolta e allo stoccaggio illegale di rifiuti speciali (veicoli in stato di abbandono e pneumatici usurati) oltre che allo sversamento di olii presi da veicoli destinati alla rottamazione.

Nel casertano ispezionate 41 attività (aziende tessili e calzaturiere, officine meccaniche e carrozzerie) 28 delle quali risultate irregolari. Controllati 134 lavoratori, 86 risultati in nero con 22 provvedimenti di sospensione attività.
Due opifici, a Casal di Principe e Sant’Arpino, sottoposti a sequestro preventivo perché sprovvisti dei requisiti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sversamento rifiuti).
Deferite a piede libero 20 datori di lavoro per violazioni al decreto legislativo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Comminate sanzioni amministrative e penali ammontanti complessivamente a circa 400.000,00 euro.

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