Napoli, quartiere “Montecalvario”: scenografia per un nuovo clan di camorra

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Quartiere Montecalvario di Napoli

Clima incandescente nel quartiere “Montecalvario” di Napoli: secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi dei carabinieri, un nuovo clan si starebbe imponendo nella zona composto da noti pregiudicati dei Quartieri Spagnoli e del Cavone.

Una strategia ben precisa che punterebbe a colpire direttamente gli ex ras dei luoghi, ovvero i componenti del clan Esposito. La base operativa del nuovo sodalizio criminale sarebbe stata individuata in Piazza Mazzini. Ormai in quest’area di Napoli le stese non si contano: baby boss aspirerebbero a rimpiazzare le vecchie famiglie di camorra, forti di un numero impressionante di giovanissimi affiliati da impiegare come killer nei gruppi di fuoco.

Saltate tutte le regole del sistema: si combatte ovunque e contro chiunque, fossero anche donne o bambini. Nessuna pietà in uno dei conflitti di camorra più sanguinosi dell’ultimo decennio. A complicare enormemente il lavoro degli inquirenti la vastità dei luoghi di scontro: da Napoli centro a Fuorigrotta, da Bagnoli a Pianura, ci si spara a vista in una sorta di tutti contro tutti per aggiudicarsi la leadership criminale sul territorio. Sembra che nelle ultime stese le armi principalmente usate dai camorristi siano state pistole semiautomatiche calibro 7,65 e revolver calibro 38.  Riservate invece agli ultimi agguati mortali di camorra semiautomatiche calibro 9×21 e 9 corto.

Le forze dell’ordine stanno effettuando massicci sequestri di armi e munizioni nel centro storico di Napoli e nel Rione Traiano a Fuorigrotta. La sensazione è che i clan si stiano armando pronti alla guerra: nel conflitto sarebbero coinvolti gli scissionisti di Secondigliano e i Mazzarella di San Giovanni a Teduccio. Due potenti clan che possono contare su centinaia di affiliati, killer professionisti e pusher di prim’ordine oltre che su amicizie influenti in ambienti insospettabili della Napoli bene. Grazie ad alleanze di comodo con i nuovi gruppi criminali e a tradimenti eccellenti, gli scissionisti e i Mazzarella potrebbero presto conquistare, criminalmente parlando, l’intera città e buona parte della provincia.

Proprio dalla provincia potrebbero in tal senso venire problemi: radio mala parlerebbe, dopo i sequestri milionari e gli arresti eccellenti dei capi storici della Nuova Famiglia, di clan vesuviani pronti a riorganizzarsi per difendersi, da un lato, da sconfinamenti di rivali dal capoluogo campano e, dall’altro, per tentare a loro volta un’estensione territoriale che potrebbe presto portarli nella zona orientale di Napoli. In sintesi: tensione alle stelle per l’imminente inizio di uno storico conflitto di camorra per le “competenze territoriali” tra nuovi  e vecchi criminali.

Alfonso Maria Liguori    

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.