Ombre sugli iscritti al Partito Democratico, scoppia il caso a Torre Annunziata. Stando a quanto riportato questa mattina dal quotidiano “Metropolis”, infatti, sul caso starebbe indagando la polizia di stato e sarebbero già stati acquisiti degli elenchi. Sarebbero tredici, in particolare, le persone “attenzionate” per legami con la criminalità organizzata.
“Alla federazione metropolitana del Pd di Napoli non risulta alcuna richiesta di acquisizione che riguardi gli atti del tesseramento di Torre Annunziata”, ha dichiarato Venanzio Carpentieri. “Ciononostante – ha continuato il segretario del Partito Democratico di Napoli – se dalla chiusura del tesseramento 2015, avvenuta a gennaio di quest’anno, sono emersi elementi tali da richiedere l’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura, da parte nostra c’è la massima disponibilità a collaborare fattivamente per fare piena luce su queste eventualità e per scongiurare ogni rischio di inquinamento della campagna adesioni da parte della criminalità organizzata, soprattutto in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno”.
La notizia ha portato alla reazione anche dei vertici cittadini del circolo “Raffaele Di Sarno” che hanno diffuso una nota stampa per sottolineare che: “non è stato mai avanzata richiesta di alcun elenco degli iscritti Pd di Torre Annunziata 2015 da parte degli organi di polizia giudiziaria presso la segreteria provinciale; le iscrizioni al Pd sono avvenute nel pieno rispetto delle norme statutarie e delle vigenti disposizioni regolamentari; non ci sono note parentele “scomode” di qualcuno degli oltre 800 iscritti ma in ogni caso è fin troppo evidente – qualora vi fosse conferma di quanto ripreso dalla stampa – la strumentalità del clamore; il coinvolgimento di iscritti al Pd in vicende criminali o comunque illecite comporta e comporterà l’immediata espulsione di costoro dalla organizzazione; il Pd darà la massima collaborazione per accertare eventuali adesioni che possono inquinare la sua vita democratica”.