In particolare, l’intervento repressivo ha condotto all’arresto di 4 soggetti e al sequestro di un ingentissimo quantitativo di tabacchi di contrabbando – circa 12 tonnellate delle più note marche di “cheap white” che invadono da qualche tempo le “bancarelle” di Napoli (Regina, D&B e Absolut) – per un valore di mercato stimabile in oltre 2,5 milioni di euro. La particolarità dell’operazione va individuata nella circostanza che i contrabbandieri avevano “delocalizzato” la loro attività illecita presso un magazzino situato nella zona industriale di Sala Bolognese, che avrebbe avuto la funzione di deposito di stoccaggio ove far confluire una grossa quantità di tabacchi di contrabbando, lontano dalla sempre più monitorata zona partenopea.
Una volta accumulata una grossa quantità di sigarette, il sodalizio criminale avrebbe certamente iniziato a
sigarette di contrabbando, che quotidianamente vede protagonisti i vicoli della città di Napoli e della sua provincia.
Le pattuglie operanti, infatti, avviavano una capillare attività informativa, inizialmente effettuata sul territorio napoletano, che li conduceva sino alla provincia di Bologna, dove riuscivano ad individuare il deposito ubicato nella zona industriale del Comune di Sala Bolognese. I finanzieri, quindi, procedevano all’accesso e, a conferma
La descritta operazione, oltre a infliggere un’altra durissima battuta d’arresto alle fonti di approvvigionamento del mercato illecito di sigarette in territorio campano e, di conseguenza, alle finanze delle organizzazioni che ne gestiscono i relativi traffici, testimonia le straordinarie “capacità di adattamento” di un sistema criminale che, oltre a disporre di notevoli risorse finanziarie e logistiche, è in grado di muoversi su tutto il territorio nazionale senza difficoltà, trovando soggetti compiacenti in ogni parte del nostro Paese.