Arrestati in flagranza due estorsori: si erano presentati come “e’ uagliune e’ Barra”

polizia1La Polizia di Stato, nella giornata di ieri, 04 novembre, alle ore 13.00 circa, ha arrestato Enrico Veneruso , di 55 anni, e Emanuele De Simone, di 19 anni, poiché colti nella flagranza del reato, in concorso tra loro, di tentata estorsione, continuata ed aggravata dal metodo mafioso.

In particolare, gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, il 24 ottobre u.s., nel corso di una articolata indagine volta al contrasto del fenomeno delle estorsioni in danno delle imprese edili, apprendevano che, nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione di un edificio nel quartiere Barra, il titolare dell’impresa edile incaricata, aveva subito un tentativo di estorsione.

Nello specifico, due individui, il 23 ottobre u.s., erano entrati all’interno del cantiere chiedendo del titolare, al momento assente e, con toni decisi ed intimidatori proferivano: “Dincell ò mast che so venuti i uagliune di Barra” e poi ancora “ora lavorate in grazia di Dio tutta la settimana, martedì è festa, mercoledì è mezza festa, civediamo giovedì o venerdì”.

I poliziotti della Squadra Mobile si univano alle maestranze, al fine di effettuare un servizio di osservazione all’interno del suddetto cantiere, pronti ad intervenire nell’attimo in cui i due sarebbero ritornati, esigendo la richiesta estorsiva.

de-simone-emanueleNella tarda mattinata di ieri, infatti, i due non mancavano all’appuntamento e, giunti nei pressi del cantiere, a bordo di un motociclo di grossa cilindrata, si rivolgevano ad uno dei poliziotti, che si presentava come il titolare della ditta esecutrice dei lavori, formulandogli una richiesta di danaro a titolo di tangente estorsiva per i carcerati.

Immediata la reazione degli agenti della Squadra Mobile che, in flagranza, stringevano le manette ai loro polsi arrestandoli, in quanto responsabili dei reati in concorso tra loro, di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.

veneruso-enricoVeneruso, in passato contiguo al clan camorristico Cuccaro/Aprea, risulta gravato da precedenti penali e di polizia per associazione di stampo mafioso, omicidio e tentato omicidio, estorsione e rapina, mentre De Simone registra solo precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

I due sono stati condotti dai poliziotti alla Casa Circondariale di Poggioreale.

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