Finisce con un secco 3-0 l’incontro valido per la quinta giornata del campionato di Serie A2 Unipol Sai. E per una sera la formazione del presidente Sergio Di Meo, guidata da coach Pasquale Bosco, è terza in solitaria, dietro solamente alle corazzate Emma Villas Siena e Bcc Castellana Grotte. Tutto facile nella città eterna per i normanni: muro perfetto, zero errori al servizio e attacchi mostruosi. Troppo per i giovanissimi laziali che restano ancora fermi a zero in classifica.
PRIMO SET. Grande equilibrio nelle prime battute del match. Nessuna delle due squadre riesce a prendere il largo e si va punto a punto fino all’8-8. Muro nel metro di Robbiati e invasione dello schiacciatore laziale e primo doppio vantaggio della Sigma Aversa. Subito coach Totire chiama time-out discrezionale. La squadra del presidente Sergio Di Meo ha quindi cinque punti da amministrare (11-16) e gioca con estrema tranquillità. Altro ‘block’ da applausi del centrale normanno Robbiati che annienta l’attacco avversario. Parallela di Santangelo e +6 (12-18). Al festival dei muri si iscrive anche Giacobelli: ‘stoppato’ Margutti e 12-19. Enrico Libraro con un servizio vincente regala ben 10 set point (14-24). Ne basta uno: Giacobelli al centro di un muro a tre non lascia alcuno spazio all’attaccante avversario. Si cambia campo.
SECONDO SET. Subito doppio vantaggio della Sigma Aversa col muro di Giacobelli sul primo tempo di Caneschi (2-4). Hister passa al fianco del muro (in ritardo) e stampa un diagonale da urlo, a seguire ci sono due aces di Giacobelli e sul 3-8 l’allenatore del Club Italia Crai Roma Totire parla coi suoi per provare a fermare la corazzata di coach Pasquale Bosco. Ma il set continua ad essere a favore degli ospiti che sospinti dai tifosi verdeblù presenti sugli spalti del ‘Pala Tiziano’ si portano 6-10 con l’attacco spettacolare dello schiacciatore brasiliano della Sigma. Sull’errore in battuta di Baldazzi Aversa guida 10-15. Sul 12-18 il tecnico laziale si gioca anche il secondo time-out per cercare di dare consigli ai propri atleti che però non sembrano riuscire a tenere testa agli avversari. Il set infatti scorre veloce e il divario per capitan Libraro e compagni aumenta (15-22). Doppia del palleggiatore del Club Italia e 16-24. Otto set point. Difesa eccezionale di Vacchiano, palleggio di Putini da ‘1’ in ‘4’ e l’esperto Libraro trova le mani del muro regalando il 16-25 che regala già un punto ai suoi. Ma l’obiettivo è ritornare a casa con la tutta la posta.
TERZO SET. Sotto 2-0 nel conto dei set, il Club Italia Crai Roma ritorna in campo con più cattiveria e questo si trasforma subito in un 5-2 che porta coach Bosco a chiamare time-out discrezionale per fermare la serie di servizi di Gardini. Capitan Libraro si carica la squadra sulle spalle e prima con un diagonale e poi con un pallonetto tiene nel set la Sigma Aversa (5-8). Il -1 porta la firma di Santangelo che piega il muro per l’8-9. E’ sempre l’opposto normanno a mettere a terra anche il punto successivo che permette di centrare il pari. Totire ferma tutto chiamando time-out. Il vantaggio? Questione di minuti. Putini sorprende la difesa laziale con un tocco di seconda che cade ‘dolcemente’ in ‘3’ e regala l’11-12. Muro di Giacobelli e +4 (13-17). La parallela a duecento chilometri orari di Santangelo porta la contesa sul 14-19. Non passano nemmeno 5 minuti e la sfida è già 16-22. Errore al servizio di Russo e 16-23. Hister in diagonale stampa il 17-24. Ben 7 set point. Uno viene annullato ma non il secondo. Aversa si impone 18-25. E si continua a sognare.
CLUB ITALIA CRAI ROMA – SIGMA AVERSA 0-3 (14-25; 16-25; 18-25)
CLUB ITALIA CRAI ROMA: Gardini 3, Piccinelli (L1), Margutti 8, Caneschi, Baldazzi 10, Maccabruni 2, Beltrami ne, Baciocco, Russo 5, Rondoni ne, Imbesi ne, Garofolo 1, Tofoli, Mosca. All. Totire. Secondo all. Roscini
SIGMA AVERSA: Di Florio ne, Santangelo 11, Vacchiano (L), Putini 3, Razzetto ne, Libraro 13, Hister 6, Robbiati 5, De Rosas, Valla ne, Montò ne, Giacobelli 8. All. Pasquale Bosco. Secondo all. Alfonso Bosco
ARBITRI: Fabio Scarfò di Reggio Calabria e Michele Marotta di Firenze