Lottizzazione abusiva per “La Sonrisa”, o per dirla con “Real Time”, per “Il Castello del Boss delle Cerimonie” di Sant’Antonio Abate: il Tribunale di Torre Annunziata ha deciso per la confisca dei terreni ed ha condannato ad un anno di reclusione, con pena sospesa, la moglie ed il fratello di Antonio Polese.
L’ormai famosissimo “Boss delle Cerimonie”, che in queste settimane è stato ricoverato per un malore all’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia, dovrà difendere la propria struttura presentando ricorso in appello, come peraltro già annunciato dagli avvocati difensivi. Il complesso resterà comunque aperto e continuerà la propria attività commerciale in attesa degli altri gradi di giudizio.
Inoltre a giudizio dinanzi ai giudici oplontini non figurava il protagonista del programma “don” Antonio Polese, visto che non ha alcuna partecipazione nella proprietà dello sfarzoso locale, ma i fratelli e la moglie ai quali è intestato l’immobile. Un anno ciascuno di reclusione per Rita Greco ed Agostino Polese, mentre sono stati assolti Sabatino e Maria Rosaria Polese.
Come riporta “Il Mattino”, la sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal giudice monocratico Mariaconcetta Criscuolo e tra novanta giorni si conosceranno le motivazioni della sentenza. La vicenda ha avuto inizio nel 2011 quando il gip Nicola Russo ha sequestrato la struttura abatese. L’ipotesi avanzata dalla Procura era che ci fossero stati una serie di abusi su tutta l’area di oltre 40mila metri quadri a partire dal 1979.