Operazione “Giudice di parte”: Roma inoltra sette provvedimenti restrittivi

 

SIMBOLICA GIUSTIZIA AGENZIA BETTOLINI (Agenzia: DA RACHIVIO)  (NomeArchivio: PAV-G1ig.JPG)

Nel quadro della costante attività esercitata dal corpo nel contrasto ai fenomeni illeciti in genere, i finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari ed interdittive emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, per condotte corruttive e delitti contro l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica ed il patrimonio mediante frode.

Alle prime ore di questa mattina è scattata l’operazione “Giudice di parte”, coordinata dalla competente magistratura capitolina, atteso il coinvolgimento anche di un giudice onorario in servizio presso l’ufficio del giudice di pace del circondario di Nola.

L’operazione di Polizia Giudiziaria odierna rappresenta l’epilogo di complesse indagini eseguite dai militari della compagnia di Nola, che hanno consentito di ricostruire specifici episodi corruttivi realizzati da avvocati, patrocinanti cause per incidenti stradali, che erano soliti alterare il regolare svolgimento delle azioni risarcitorie avviate per episodi di danneggiamento mai verificatisi, con la connivenza di un giudice del circondario giudiziario nolano. Quest’ultimo, per la sua “compiacenza” riceveva in cambio dazioni di denaro ovvero regalie di vario genere.

Al termine della fase investigativa, l’autorità giudiziaria capitolina, in accoglimento delle risultanze acquisite, ha ritenuto di dover procedere nei confronti di 7 soggetti con l’emissione di 2 misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e di 5 misure interdittive della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale nei confronti di 3 avvocati, 1 perito ingegnere e 1 medico.

Il giudice di pace, inoltre, è risultato destinatario anche della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di giudice di pace.

L’odierna attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza a tutela degli illeciti in genere ed a contrasto del fenomeno corruttivo connotato da forte pericolosità sociale, che altera le regole della sana competizione tra imprese e danneggia gli onesti.

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