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Camorra, il superboss latitante Marco Di Lauro “cambia faccia”

marco-di-lauro“Cambia faccia” il superboss latitante di “Secondigliano” Marco Di Lauro: secondo un’informativa della polizia di stato di Napoli il rampollo di Ciruzzo ‘O Milionario (al secolo Paolo di Lauro) si sarebbe sottoposto ad una plastica facciale e vivrebbe spostandosi tra la Spagna e l’Argentina. L’intervento per cambiare volto risalirebbe a due anni fa e avrebbe consentito al latitante di spostarsi più agevolmente munito di documentazione falsa a prova di controlli.

La polizia pensa ad un iter simile a quello dell’ex ras cutoliano Pasquale Scotti, recentemente arrestato in Brasile dopo 30 anni di latitanza. Marco Di Lauro potrebbe aver cambiato vita: si parlerebbe di massicci investimenti in attività ristorative di lusso, centri estetici e società finanziarie intestate ad insospettabili professionisti sud americani e spagnoli. Molte, troppe analogie con la fiction “Gomorra”: come nella rappresentazione cinematografica anche nella realtà un giovane boss proveniente da una famiglia malavitosa di prim’ordine avrebbe fatto il salto di qualità, lasciando i luoghi natii ai sanguinosi scontri tra clan locali per investire nella pseudo legalità all’estero.

Ovviamente con sé Di Lauro avrebbe portato i contatti con i narcotrafficanti sud americani che gli permetterebbero di importare e vendere all’ingrosso in Europa grosse partite di droga, con particolare riferimento alla cocaina. Un business talmente grosso da coinvolgere grossi personaggi delle istituzioni, imprenditori e professionisti di mezzo mondo. Una evoluta concezione del crimine che, guada caso, avrebbe animato la trama di un fiction a questo punto molto, forse troppo fedele alla realtà. Su questo particolare gli inquirenti manterrebbero il massimo riservo. Intanto a Secondigliano le cose vanno di male in peggio sul fronte degli equilibri di camorra.

Tremano gli scissionisti Amato-Pagano dopo il pentimento del boss Antonio Lo Russo: rapporti stretti legherebbero il boss Lo Russo a Cesare Pagano, il che consentirebbe all’ex ras di Miano di svelare i retroscena dei principali traffici di droga e omicidi compiuti dalla cupola di Secondigliano negli ultimi anni. In questo caos anche La Vanella Grassi se la passerebbe male: orfana dei fratelli Accurso (Antonio attualmente pentito e Umberto richiuso al 41 bis) la Vanella faticherebbe a tenere uniti i giovani affiliati che potrebbero all’improvviso allearsi con altri nuovi gruppi di Napoli e tentare l’assalto ai potenti scissionisti.

In questa sorta di tutti contro tutti Marco di Lauro avrebbe preso il volo: altri orizzonti, interessi faraonici per il più giovane dei Di Lauro che sta dimostrando un’intelligenza criminale fuori dal comune e grosse doti manageriali. Radio mala non avrebbe dubbi: il ragazzino avrebbe lanciato il polo della discordia tra i clan di Secondigliano trasferendo all’estero i suoi veri interessi. Della serie: la primula rossa del sistema di Secondigliano è volata lontana forse a lungo sottovalutata da chi credeva di poter rimpiazzare facilmente i Di Lauro sul territorio.

Alfonso Maria Liguori

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