Qualiano: arrestato il figlio del boss Abbinante

carabinieriarresto-1Arrestato a Qualiano per detenzione e spaccio di stupefacenti Francesco Abbinante, figlio del boss Guido Abbinante ( attualmente detenuto al 41 bis e personaggio apicale degli Scissionisti di Secondigliano).

I carabinieri durante un controllo di routine a Qualiano hanno notato uno strano movimento di giovani intorno all’Abbinante junior.

Fermato e perquisito il giovane è stato trovato in possesso di 11 gr di marijuana e 135 euro in contanti ritenuti probabili utili dell’attività di spaccio. Arrestato per lo stesso reato anche un 22enne di Qualiano, Giuseppe Napolano, secondo i carabinieri complice nello spaccio di stupefacenti di Abbinante. Una notizia che ha suscitato non poco scalpore negli ambienti malavitosi: il procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli e coordinatore della DDA ( direzione distrettuale antimafia) Franco Roberti in un’informativa aveva descritto Guido Abbinante quale pezzo da novanta dei cosiddetti Scissionisti di Secondigliano con notevoli prospettive di crescita all’interno del sistema camorristico.

Ebbene oggi gli stessi camorristi si chiedono come sia stato possibile che il rampollo di un clan tanto potente da opporsi insieme ad altri gruppi temibili ai Di Lauro si sia fatto arrestare come un pusher da quattro soldi. Qualcosa non torna e gli inquirenti lo sanno. Forse una bravata, la voglia di mostrare al padre Guido e al fratello Gennaro ( a sua volta detenuto al 41 bis ) di potercela fare da solo cominciando dalla gavetta. Se così fosse Francesco Abbinante avrebbe commesso un errore madornale: mai confondersi da boss con i soldati del sistema, mai tradire il prestigio criminale guadagnato dalla famiglia in anni di efferati delitti e spaccio di stupefacenti all’ingrosso.

Ecco che verrebbero fuori i limiti delle nuove generazioni che non potendo contare sulle figure di riferimento familiari nell’arte del delinquere perchè detenute in regime di massima sicurezza finiscono con l’assumere atteggiamenti più simili a ragazzi sbandati che a figli del sistema che conta. Radio Mala parlerebbe di ilarità da parte di Marco DI Lauro sulla vicenda e sulle ultime ambasce degli acerrimi rivali che evidenzierebbero puntualmente i limiti di chi non avrebbe le capacità per opporsi all’impero di Paolo Di Lauro, alias Ciruzzo O Milionario.

Alfonso Maria Liguori.

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.