“Cantami o diva” al teatro Bolivar. Un rifacimento in chiave moderna dell’Orestea

carmineborrino1Al teatro Bolivar di Napoli la “Hermes Comunicazioni” presenta , fino al 27  prossimo, lo spettacolo  “CANTAMI, O DIVA…”.

Storia di famiglia, onore e tracotanza”, una “sceneggiata” tragico-familiare scritta, diretta e interpretata da Carmine Borrino (nella foto) Marianna Mercurio, Rosario D’Angelo e Giusy Freccia.; le elaborazioni e la composizione musicale sono di Mariano Bellopede, le scene ed i costumi di Annalisa Ciaramella, la produzione dell’ass. “ FfV Crasc  teatro di ricerca”,  in collaborazione con “Artgarage Teatro”.

La trama è una riscrittura,  in chiave moderna , dell’Orestea di Eschilo, che narra come Egisto vendicò il padre ucciso per mano della moglie Clitennestra e di  Egisto, il suo amante.  La messinscena è ispirata a un fatto di cronaca di oggi, che ricalca il mito,  considerando  gli eventi attuali e correlandoli alle saghe di un tempo.

E’ la storia di una donna di camorra, moglie di un potente boss, che decide di  collaborare con la Giustizia: un personaggio che denuncia il clan cui appartiene il marito, dando una stangata agli affari loschi del coniuge. Poco tempo dopo, quando il pentimento della donna  si è diffuso  attraverso i mass-media, il figlio ammazza la madre, vendicando così il tradimento ai danni del padre.

A proposito del dramma il regista afferma che “un clan cammoristico, convivente e connivente con una società fondata sulla sovranità del Diritto ci ricordano la  tragica saga degli Atridi. Ancora oggi l’insieme malavitoso stenta a farsi lezione per una new polis, dove il fallimento dell’uomo imbarbarito, si manifesta schiavo della prepotenza della famiglia, dell’onore, che sembrano essere i punti su cui si poggiano le sue organizzazioni.

L’azione del figlio ai danni della donna “traditrice” potrebbe addebitarsi anche ad una cultura mediterranea che sembra ribadire i corsi e ricorsi storici o mitici”.

Federico Orsini

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