“Se i lavori in villa continuano – ha spiegato il Governatore – è grazie alla Regione. Pannullo zitto zitto si è preso 6 milioni e mezzo con la firma del protocollo aggiuntivo: con quei soldi Castellammare deve rinascere, nessuno deve prendersi nulla e lavoreremo affinchè tutto sia pronto in tempi celeri. Una volta aperto il lungomare, che è il più bello d’Italia, il sindaco dovrà offrirmi una bella frittura di pesce”.
La situazione, a Castellammare però è molto complicata e non a caso, ad attendere De Luca c’erano anche i lavoratori termali che dopo aver manifestato tutto il loro disappunto settimana scorsa a causa del consiglio comunale saltato, hanno chiesto un incontro con il Presidente per spiegargli le loro ragioni e la loro rabbia. Lavoratori che sono stati ricevuti dopo il convegno riuscendo a strappare parole di speranza per il futuro.
Terminata la spiegazione delle ragioni del si (per De Luca è fondamentale che passi la riforma per poter rilanciare finalmente il meridione e tutte le città in difficoltà), il Presidente della Regione Campania ha anche compiuto una passeggiata sul lungomare guardando con il sindaco Pannullo quella villa ormai chiusa da quasi tre anni. Si riaprirà per dicembre o per marzo? Ormai nessuno crede più alle promesse.