Champions: accoltellati a Napoli due tifosi della Dinamo Kiev

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Lo stadio San paolo è blindato

Sangue sulla Champions League che vede impegnati oggi gli ucraini della Dinamo Kiev con il Napoli.

Nella notte napoletana che precede l’incontro calcistico, sono spuntati i coltelli di chi lo sport proprio non la sa amare: quasi che la lezione di Siviglia – dove lunedì un tifoso juventino è stato ridotto in fin di vita dopo alcuni raid premeditati dei tifosi spagnoli – non fosse bastata, quasi come se Ciro Esposito non avesse insegnato niente.

È cominciata nel peggior dei modi la lunga vigilia di Napoli-Dinamo Kiev: è cominciata con due aggressioni, due feriti, due accoltellati, tifosi ucraini che passeggiavano in zona, rei solo di star indossando la sciarpa della Dinamo Kiev, la loro squadra. Il calcio dovrebbe essere un momento di aggregazione che, come tutti gli sport, unisce amanti da luoghi diversi di squadre diverse; invece basta sventolare, o portare al collo, colori che non sono i proprio per sprigionare il marciume che vive dentro determinati soggetti. Codesti si armano, fanno branco e paura, minacciano e aggrediscono l’avversario. Il tifoso ospite arriva in città straniera, intende godersi la partita, divertirsi e si ritrova in ospedale senza aver capito bene perché.

Poco dopo le 20 di ieri sera alle centrali operative di polizia e carabinieri arrivano le segnalazioni che parlano di due aggressioni diverse, in due posti diversi ma accomunate dallo stesso ignorante tifo (nella accezione negativa). Due episodi diversi. Il primo si verifica al corso Umberto, dove un uomo biondo, alto, con una sciarpa della Dinamo Kiev viene affrontato da una banda di teppisti che senza motivo lo aggrediscono, accoltellandolo all’addome e a una coscia. Il tifoso, 50enne ucraino, è in ospedale. Le sue ferite sono state giudicate guaribili in 15 giorni.

Il secondo fatto si verifica non lontano dall’Università. Scena in fotocopia: solita banda di incivili che vede nel tifoso ucraino il nemico da abbattere. Spunta anche in questo caso una lama, ma per fortuna le ferite non sono gravi. Resta la vergogna. Per i due episodi. Indagano polizia e carabinieri.

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