Massiccia operazione antidroga a Salerno: 29 indagati

carabinieri-evidenza-controlli-estateMassiccia operazione antidroga da parte dei carabinieri del comando provinciale di Salerno nella parte orientale della città e precisamente tra via Colasante, le case popolari e il “Casermone”. L’azione, tutt’ora in corso, è partita in seguito ad ordinanze di misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) nei confronti di 29 indagati. Le accuse sono di traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Impegnati nell’operazione oltre 200 militari dell’Arma con supporto aereo ed unità cinofile.

Si parlerebbe di oltre 40 perquisizioni in corso. Un duro colpo alla criminalità organizzata salernitana che vanterebbe storici legami con i clan partenopei, in particolar modo con quelli vesuviani. A Salerno arriverebbero via mare ingenti quantitativi di stupefacenti (cocaina per lo più) pronti a essere immessi all’ingrosso sul mercato campano: una sorta di catena di distribuzione della droga che inizierebbe proprio nel porto di Salerno e coinvolgerebbe centinaia di persone tra corrieri, presta nome e pusher al dettaglio. Un business colossale paragonabile solo agli introiti del clan di camorra “Di Lauro” di “Secondigliano” di Napoli di qualche tempo addietro. Secondo alcune indiscrezioni Ercolano, Torre Annunziata, Castellammare, Torre del Greco, sarebbero solo alcuni dei comuni vesuviani interessati dal traffico di droga con la vicina Salerno. Nel losco giro di affari sarebbero coinvolti anche insospettabili professionisti della Salerno bene e grossi imprenditori sempre del salernitano.

Continua infatti l’esigenza da parte dei clan di ripulire il denaro sporco in attività pseudo legali, spesso legate alla ristorazione o alle scommesse sportive, che starebbero ultimamente investendo anche in complesse operazioni immobiliari estero su estero. Si parlerebbe di alberghi lussuosi, ristoranti a 5 stelle e night da sogno sparsi tra la Spagna, il Nord Europa e gli Stati Uniti. Il blitz dei carabinieri potrebbe portare inattesi colpi di scena: “radio mala” già parlerebbe di esponenti politici locali sulle spine per possibili coinvolgimenti nell’inchiesta precisando che qualcuno, particolarmente in vista, si sarebbe già consultato con i legali per limitare gli eventuali danni. Continua così senza sosta la lotta della magistratura e delle forze dell’ordine contro la camorra e il redditizio traffico di stupefacenti: non sarebbero solo i clan a gestire l’affare droga ma anche gruppi estranei al sistema propriamente detto che opererebbero in sordina in particolari contesti sociali (ambienti accademici, circoli professionali, associazioni culturali). Tracollo dell’impero criminale salernitano? Lo sapremo nelle prossime ore.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteErcolano, appicca fuoco a rifiuti pericolosi: arrestato 48enne
SuccessivoScafati, la Helios: “non siamo una discarica pericolosa per la salute”
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.