Giunto al pronto soccorso nonostante le numerose ferite subite il ragazzo è riuscito a non perdere i sensi raccontando alle forze dell’ordine sopraggiunte in ospedale (sia carabinieri sia polizia) di essere stato colpito mentre era intento a discutere con gli amici a Forcella e di non essere in grado di riconoscere gli aggressori. Gli 007 dell’Arma e della polizia si sono attivati immediatamente interrogando alcuni testimoni e visionando i filmati delle telecamere di sicurezza presenti sul posto. Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti che andrebbero da un’azione mirata ad uccidere il 19enne ad un clamoroso errore di persona. Per il momento gli investigatori manterrebbero il massimo riservo sull’accaduto in attesa di poter identificare, sembra a breve, i responsabili del raid e definire con precisione mandanti e movente.
Una cosa è certa: nel centro storico di Napoli è guerra aperta di camorra. Lo Stato a questo punto deve intervenire e subito: non si possono abbandonare onesti cittadini a se stessi, persone che vivono tappate in casa per paura di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato vittime di criminali senza scrupoli che sparano all’impazzata ovunque senza badare a chi si trova innocentemente per caso dinanzi al grilletto. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris è chiamato ad esercitare il proprio ruolo di ufficiale di governo in difesa della pubblica sicurezza a Napoli.
La verità è che per bonificare certe realtà occorre volerlo fare sul serio: a poco o nulla servono azioni repressive sporadiche e comizi sterili contro la camorra. Scolarizzazione garantita, occupazione e sana aggregazione per i figli di Napoli o il sistema vincerà sempre facendo leva sull’ignoranza e sulla povertà che regnano sovrane in certe zone di Napoli.
Alfonso Maria Liguori