Pozzuoli, è emergenza furti in appartamento: attenzione al codice dei ladri

codice-dei-ladriEmergenza sicurezza a Pozzuoli in zona “Monterusciello”: sembra che a complicare la vita di residenti e commercianti sia un gruppo di rom poco più che adolescenti. Secondo alcune indiscrezioni provenienti dall’Arma i rom sarebbero responsabili di numerosi furti in appartamento e aggressioni ad anziani soli in casa. Particolare la tecnica adottata dai delinquenti: donne con bambini piccoli al seguito con la scusa di chiedere la carità monitorerebbero l’andirivieni degli stabili nella zona, segnando con graffi minuscoli sulla porta della vittima o sul muro del ballatoio di pertinenza la presenza o meno dei proprietari in casa in diverse ore della giornata, la tipologia di oggetti contenuti nell’immobile e l’eventuale presenza di sistemi di videosorveglianza nello stabile preso di mira.

Una sorta di codice che i rom conoscono bene e grazie al quale riescono spesso a ripulire in pochi minuti appartamenti e attività commerciali situate sempre all’interno di edifici abitati. Per arginare il pericoloso fenomeno i carabinieri avrebbero istituito servizi civetta in particolari punti di Monterusciello: scrupolosamente monitorata la zona nell’orario di lavoro , ovvero quando i cittadini lasciano le abitazioni incustodite. Una brutta faccenda che proprio non va giù ai residenti. “Come se non bastasse la camorra – ha precisato un commerciante del posto – che storicamente ci tartassa con richieste estorsive adesso si sono aggiunti anche gli extracomunitari irregolari a complicare le cose.

Siamo un popolo solidale e di grande spessore umano: ma lasciare pascolare in strada stranieri senza scrupoli continuamente responsabili di risse, furti e rapine è una vergogna. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e dai politici che si ricordano di noi solo in periodo elettorale”. Ancora sfiducia nello Stato, ancora rancore verso un governo che sia a livello locale che centrale appare ad oggi troppo distante dalle reali emergenze comunitarie. Abbiamo intervistato alcuni giovani di Monterusciello che senza mezzi termini hanno dichiarato: “Non siamo disposti a subire violenze da extracomunitari che sono venuti in Italia con il preciso scopo di delinquere.

Se esasperati siamo pronti a farci giustizia da soli: già in alcune zone stanno nascendo ronde di quartiere per far fronte all’enorme numero di furti e rapine registrate a Monterusciello. La legge è uguale per tutti: chi viene da noi per cercare nella legalità un futuro migliore è ben accetto ma chi crede di poter fare i propri porci comodi farà presto i conti con la giusta ira di chi non accetta di essere aggredito in casa propria da extracomunitari senza scrupoli”. Della serie: Monterusciello è ormai una bomba ad orologeria che solo un concreto e rapido intervento delle istituzioni può disinnescare evitando il verificarsi di tragedie annunciate.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteGivova Ladies, la carica di Negri: “Avere sempre la stessa voglia”
SuccessivoCasale 1964 sbanca il Comunale e vince su San Tammaro
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.