Questa mattina, in III commissione attività produttive, c’è stata un riunione fra il sindaco di Castellammare Toni Pannullo, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Luigi Cirillo, oltre che agli stessi componenti della III commissione (assente la Giunta regionale) e ad alcuni lavoratori, un incontro importantissimo per quanto riguarda l’apertura delle Terme di Stabia.
Grazie alla tenacia di Luigi Cirillo e di tutto il Movimento 5 Stelle, è stato possibile convocare finalmente dopo tanto tempo questa importante riunione che era stata promessa sia dal Governatore De Luca sia dagli stessi consiglieri comunali stabiesi durante le ultime riunioni dell’Assise.
Da quanto è emerso dalla riunione, ci vorrebbero circa due milioni di euro per ripristinare le terme vecchie, quelle situate in via Brin, e una cifra ancora sconosciuta invece per quanto riguarda il complesso collinare con il parco connesso. Lo scontro che si sta vivendo a Castellammare nelle ultime settimane riguarda particolarmente l’applicazione della famosa clausola sociale che andrebbe a favorire l’assunzione di alcuni dei vecchi lavoratori.
Davanti alla III commissione attività produttive, il sindaco Pannullo ha ribadito la sua posizione: non si può inserire la clausola sociale all’interno del bando di privatizzazione (pronto nel giro di qualche settimana) a causa di un parere negativo dell’Anac. Tuttavia, Pannullo non ha ancora chiesto all’organo anticorruzione di esporsi sulla questione e quindi al momento rimangono solo parole.
I grillini, invece, non sono dello stesso accordo: già in passato l’Anac ha dato il proprio consenso all’utilizzo della clausola sociale in situazioni simili e non ha mai bocciato nessuna proposta. I lavoratori, di conseguenza, sono autorizzati a richiederla ma al momento non ci sono le opportune sicurezze. Ciò che è certo, comunque, che la riapertura di Terme di Stabia sarà un processo lunghissimo e molto doloroso che continuerà a far discutere.