In alcuni casi si tratterebbe di botti dal potere dirompente micidiale: solo la metà del quantitativo di polvere contenuto in alcuni dei fuochi sequestrati basterebbe per far saltare la mano di un incauto acquirente. Si ripropone con drammatica puntualità la questione dei botti illegali per il fine d’anno: un’usanza barbara che affonda le sue radici nel più oscuro paganesimo e nell’inciviltà abilmente “tutelata” dai clan della camorra. Un business di tutto rispetto per il sistema che a seconda della potenza dei fuochi fatti brillare affermerebbe la propria leadership criminale sul territorio. Bombe con le quali in certi
Pensiamo allo sperpero di denaro, alla pericolosità di certe insane abitudini (a Napoli la notte di capodanno si continua a sparare anche con pistole regolari) e a come certe somme potrebbero al contrario essere impiegate in iniziative sociali. In tal senso dobbiamo riconoscere alle forze dell’ordine e alle amministrazioni locali grande attenzione per il delicato tema, con campagne preventive promosse nelle scuole con l’ausilio degli artificieri dei carabinieri o della polizia. In tal senso lanciamo un appello soprattutto ai più giovani: quest’anno limitiamoci alla simpatica detonazione provocata dall’apertura di una bottiglia di ottimo spumante nostrano evitando di trasformare una notte di festa in tragedia mettendo seriamente a repentaglio la pubblica incolumità.
Alfonso Maria Liguori