Napoli, massacra il fidanzatino della sorella: fermo convalidato per il 20enne

fatebenefratelli-buon-consiglio-ospedale-napoliConvalidato a Napoli il fermo e disposta la custodia in carcere dal gip per Antonio Del Vecchio di 20 anni, l’uomo responsabile di aver aggredito nella notte tra sabato e domenica un ragazzo di 16 anni. L’accusa è di tentato omicidio. Gravissime le ferite riportate dal minorenne che è risultato essere il fidanzato della sorella dell’aggressore. Asportazione della milza e ricovero presso l’unità di terapia intensiva con prognosi riservata: il ragazzo era arrivato al pronto soccorso del “Fatebenefratelli” in condizioni gravissime con evidenti sintomi di emorragia interna. Solo le immediate cure dei sanitari e un delicato intervento chirurgico hanno evitato che questa brutta vicenda finisse in tragedia.

Tutto era iniziato con una tranquilla uscita tra fidanzati: incontro con gli amici in un pub di Pozzuoli, tante risate e qualche effusione con la fidanzatina. A rovinare tutto l’insana gelosia di Antonio Del Vecchio per la sorella: l’aggressore ha letteralmente braccato il 16enne aspettandolo in via Posillipo (dove risiede la vittima) con modalità da vero e proprio agguato. Pugni, schiaffi e un calcio micidiale all’addome: l’adolescente crolla al suolo in un mare di sangue, poi si rialza e riesce a rifugiarsi a casa di un amico che abita sempre in via Posillipo. A questo punto le condizioni del ragazzo peggiorano, perde sangue dalla bocca e non sta in piedi: allertati i familiari giungono subito sul posto e trasportano il giovane al ospedale Fatebenefratelli. Cronaca di inaudita violenza che non conosce attenuante alcuna: psicotico l’atteggiamento di Antonio Del Vecchio che ha ridotto per motivi assurdi in fin di vita un adolescente che dovrà vivere adesso senza milza.

Un particolare non da poco data la delicata funzione dell’organo in questione. La famiglia della vittima è ancora fortemente scossa da una vicenda assurda che pone ancora una volta l’accento sul disagio giovanile, sui costumi violenti spesso adottati dalle nuove leve per emulare personaggi di note fiction e distinguersi nel branco. Incoscienza e stupidità: un mix micidiale se associato in molti casi a carenza di valori e profonda ignoranza. Le istituzioni dovrebbero promuovere adeguate campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle associazioni contro la violenza, fisica e verbale, da sempre arma dei codardi e di chi non è avvezzo ad usare il cervello. In sintesi: ancora una volta prevenzione zero violenza 1.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.