“Per la prima volta si vede un sito complesso come quello di Pompei confrontarsi – ha detto Osanna – con una sfida straordinaria: renderlo accessibile a tutti. E’ la nostra filosofia portata avanti in questi anni insieme al Governo: Pompei città aperta, un luogo straordinario che è di tutta l’umanità e non può essere negato a nessuno”.
“Il grande Bernard Shaw – ha affermato il direttore Luigi Curatoli – diceva ‘Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima’. Le opere d’arte, dunque, devono essere a disposizione di tutti, oltre ogni ostacolo”.
“Una giornata molto importante, ringrazio tutte le autorità presenti. – ha detto Franceschini – La collaborazione che si è avuta tra Ministero, Soprintendenza e Gpp dimostra che in Italia quando si riesce a fare squadra si raggiungono risultati complicati. Pompei ha superato da qualche settimana i tre milioni di visitatori in un anno ed il numero è destinato a crescere perché Pompei è un luogo che tutti, almeno una volta nella vita, vogliono vedere. Ciò avviene per le emozioni che dà, per la bellezza straordinaria di questo sito archeologico. Purtroppo non tutti potevano venire a vedere Pompei: una città di duemila anni fa è piena di barriere architettoniche e molte persone, nei decenni, non hanno avuto la possibilità di visitarla. Oggi è possibile ed è un grande passo di civiltà, si consente alle persone con disabilità di visitare quasi tutto il sito”.
A Pompei per la prima volta i “crolli” fanno sì che gli scavi finiscano sotto i riflettori per qualcosa di positivo, perchè stavolta, col percorso “Pompei per tutti” a crollare sono le barriere architettoniche.
Raffaele Cirillo
Francesco Ferrigno