Il dirigente economico finanziario Giacomo Cacchione, dopo le segnalazioni di marzo parte del MEF, ovvero il ministero economico finanziario, ha impartito a oltre 20 dipendenti comunali l’ordine di restituire i soldi per i progetti di lavoro svolti nel corso degli ultimi anni senza averne avuto l’autorizzazione corretta, così come prevede la legge.
Stando ai dati risulta che sia i progetti relativi alla Cosap come anche quelli per il cimitero, avrebbero impiegato ben €40000 seguendo però una procedura non idonea alle disposizioni previste dalla legge: ecco perché i progetti summenzionati sarebbero stati tacciati di “illegittimità” da parte del ministero che tra mite i suoi ispettori avrebbe rilevato il difetto nell’operato dei dipendenti del comune di Scafati. Cacchione e i suoi sono andati oltre, dopo aver segnalato quali progetti siano stati attuati illegittimamente ha deciso di intervenire nel concreto notificando ai dipendenti l’obbligo di restituire le somme di cui si è disposti violando le normative.
Finiscono sotto i fari i dirigenti che non solo dovranno rispondere al MEF ma anche ai sindacati. Questi sembrerebbero già pronti sul piede di guerra a presentare una diffida ai dirigenti in quanto non sarebbero i dipendenti a dover pagare questi errori, ma proprio i dirigenti che gli hanno semplicemente ordinato di fare delle cose e i dipendenti, nel normale espletamento delle loro funzioni, non potevano fare altro che ascoltare il diktat proveniente dai loro superiori.
Insomma, non c’è proprio un’aria respirabile in quel di Scafati che, dopo la tegola per i nuovi furbetti del cartellino si ritrova a dirimersi in una questione ancora più intricata.