Per testimoniare il grande desiderio di partecipazione e “sperimentare” la fattibilità del progetto erano presenti all’Anfiteatro anche il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa e diversi esponenti di associazioni a tutela di ciechi ed ipovedenti.
Grazie alle apposite passerelle, ai braccialetti elettronici e ad altri strumenti utili all’orientamento anche le famiglie con bambini e passeggini potranno aggirarsi tra le domus ed i templi.
A fare gli onori di casa il soprintendente Massimo Osanna, che ha ringraziato quanti hanno lavorato per la realizzazione del percorso di 3 chilometri, che attraversa le varie regiones e che consentirà una visita facilitata e sicura.
Il direttore del Grande Progetto Pompei Luigi Curatoli ha esordito citando George Bernard Shaw, che affermava: ‘Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima’.
A chiudere gli interventi, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, che si è detto fiero ed orgoglioso di inaugurare un progetto così importante, così imponente, così innovativo.
Il Ministro ha ricordato le sue prime visite a Pompei, quando il sito era spesso citato per i crolli. Oggi, invece, Pompei vanta tre milioni di visitatori per il 2016, dato destinato a crescere entro la fine di quest’anno.
In aggiunta, c’è “Pompei per tutti”, un progetto all’avanguardia, che potrà garantire ai disabili fisici e sensoriali di vivere appieno la realtà archeologica pompeiana.
Alla vigilia della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, celebrata ogni anno il 3 dicembre, Pompei ha dato dimostrazione di un’attenzione ed un’aperura ai diritti, che la rende, finalmente, un tesoro possibile per tutti.
Agnese Serrapica