Piazzetta Bagnoli inizio via di Pozzuoli paralizzata dal traffico di mattina in orario d’ ingresso scolastico (il sito ospita l’Istituto Alberghiero e il Nautico, oltre ad una scuola media e materna): i vigili ? Ci sono, ma incredibilmente guardano altrove. Come documentano ampiamente le immagini scattate sul posto dallo scrivente mentre un enorme ingorgo paralizza la circolazione due centauri della locale parlano tra loro fermi sugli scooter di servizio dal lato opposto della piazza. Sembra quasi di rivivere la celebre scena di un film di De Crescenzo: “Vigile c’è il traffico ma non intervenite?”, risposta dell’agente portandosi una mano alla fronte: “Non me ne parlate”.
Allora cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte. Onore alle forze dell’ordine senza esclusione di competenze o ruoli ma tolleranza zero con chi non si guadagna lo stipendio, assumendo spesso atteggiamenti indegni di un servitore dello Stato o di un Ente Pubblico. Basta con i chiacchiericci sotto banco, celati dall’omertà di chi teme poi di avere ritorsioni nelle attività commerciali o nelle imprese sparse sul territorio. La professionalità: questa sconosciuta per alcuni uomini in uniforme che una volta indossati i panni di servizio sanno bene di guadagnare un’invulnerabilità che non fa onore al proprio ruolo. A chi scrive anni addietro è capitato di sentirsi dire, dopo un palese errore di forma commesso da un operatore dell’ordine, “è sempre la sua parola contro la nostra”.
Nel rispetto di chi, vigile urbano, carabiniere, poliziotto, finanziere svolge con dignità e lealtà il proprio compito le istituzioni competenti dovrebbero monitorare con maggiore attenzione il comportamento di chi con la propria scorrettezza allontana i cittadini dalle forze dell’ordine. Tutti sanno che è così ma vigliaccamente tacciono : miserabile filosofia napoletana. Chi scrive è ben conscio della deontologia alla base di una corretta informazione e quindi sempre pronto ad assumersi direttamente le responsabilità di quanto narrato. Fortunatamente siamo “ancora” in democrazia. Della serie: c’è tanta gente onesta inoccupata, anche laureata che non chiede altro che di vivere con dignità del proprio lavoro e quindi se qualcuno voglia di lavorare non ne ha lasci pure il posto ai meno fortunati (volendo usare un eufemismo).
Alfonso Maria Liguori