Però, nella cittadinanza non si è mai prodotto un reale accrescimento del numero dei praticanti. La stessa lunghezza della “Scalata del Vesuvio”, un tempo di 13 km, era stata poi diminuita (8 km, per accostarla ai cittadini e per fare avvicinare al podismo chi volesse cimentarsi), ma evidentemente il tentativo non era bastato per sollecitare le persone ercolanesi, ergo, per la promozione e la diffusione sportiva su di un territorio abbastanza refrattario.
Bisognava che qualcuno e qualcosa smuovesse la situazione. Quel qualcuno è la “caparbia ostinazione” di Raffaele Colantuono; quel qualcosa è la prima edizione della “Corri… Ercolano”, che già nel titolo della manifestazione tradisce volutamente l’intenzione di sollecitare l’intera città a muoversi nel gesto più antico e nobile dell’uomo. Così, la partenza della gara avverrà in un nuovo simbolo di Ercolano, il MAV (Museo Archeologico Virtuale), dopo di che i partecipanti percorreranno le principali vie della città come in una processione podistica: via 4 Novembre, via Panoramica, via Semmola, via Canalone, via 4 Novembre, Corso Italia, via Alveo, via Gabriele D’Annunzio, via Fiorillo, Corso Umberto, via 4 Orologi, Corso Resina, via 4 Novembre, MAV (Arrivo).
Non si creda che la data, 8 dicembre 2016, sia stata il frutto di una scelta occasionale. E’ la data dell’Immacolata Concezione, cioè è quel “qualcosa” che anima il “qualcuno”, cioè la pura e semplice passione per il podismo, nonché il desiderio che un gran numero di cittadini faccia della corsa la sua pratica quotidiana, contribuendo ad aumentare il grado di sana convivenza civile nel nome dello sport.