Camorra, tensione altissima alla “Sanità” di Napoli: ecco i nuovi criminali

sanita-napoli-2Cresce la tensione nel quartiere “Sanità” a Napoli: nuovi gruppi criminali si opporrebbero agli storici Vastarella. Sulle ceneri dell’impero del ras di camorra Giuseppe Misso (alias ‘o nasone, attuale collaboratore di giustizia) alla Sanità sono nati nel tempo gruppi criminali composti da ex esponenti dei Misso e da giovani sbandati pronti a tutto pur di controllare le remunerative piazze di spaccio. In particolar modo proprio i Vastarella (retti dal ras Patrizio) sarebbero mal visti nel quartiere perché ritenuti fanatici, oltre modo violenti e senza alcun rispetto per le piccole attività commerciali storiche dei luoghi.

Secondo la logica dei Vastarella tutti devono versare al sistema senza alcuna esclusione: una linea di pensiero che sarebbe costata la vita a Giuseppe Vastarella e Salvatore Vigna nel corso di un raid messo a segno mesi addietro proprio nel cuore della Sanità, in un circoletto privato denominato “Maria Santissima dell’Arco”. Un segnale chiaro secondo gli inquirenti, un messaggio di resa senza condizioni inviato dal sistema storico ai non graditi Vastarella. Gli 007 dei carabinieri punterebbero sulle rivelazioni sanita-napoli-3del pentito Carlo Lo Russo (boss dei capitoni di Miano) per ricostruire con esattezza le dinamiche di una guerra di camorra che sembra dalla Sanità condurre a Forcella e alla Sezione Mercato, regno indiscusso del clan Mazzarella. In tal senso secondo alcune indiscrezioni il cuore storico di Napoli sarebbe stato blindato dalle forze dell’ordine anche attraverso minuziose intercettazioni ambientali: cimici e micro camere sparse un po’ ovunque tra la Sanità, Forcella, il Mercato e San Giovanni a Teduccio, una fitta rete di controlli per risalire all’identità e ai ruoli dei rispettivi clan nell’ultimo conflitto di camorra.

“Radio mala” mormorerebbe di summit imminente tra i vari gruppi malavitosi del centro storico per la creazione di un unico clan. Tale connubio di forze e mezzi consentirebbe ai camorristi di estendere l’egemonia criminale su gran parte di Napoli strizzando un occhio alla potente cupola di Secondigliano. Al momento in particolar modo gli Scissionisti di Secondigliano fornirebbero armi e uomini ai clan del centro storico non schierandosi però apertamente con nessuno. Evidentemente gli Amato-Pagano attendono di conoscere l’esito dell’attuale conflitto per decidere da quale parte stare. Della serie: per gli scissionisti vale sempre la concreta filosofia “minimo sforzo massimo risultato”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.