Attimi di tensione questa mattina all’esterno del liceo classico di Castellammare, Plinio Seniore. Un gruppo composto da qualche centinaio di ragazzi, ha tentato di occupare l’intero istituto (la sede centrale) andando incontro però all’opposizione di un corpo docenti che si è piazzato davanti l’ingresso per vietare l’occupazione.
Nasce così una diatriba lunghissima fra i giovani, i rappresentanti e tutti i docenti che volevano “trattare” con i propri alunni senza trovare punti in comune. I giovani, secondo quanto si apprende, hanno forzato il “muro umano” dei docenti tanto che nella confusione generale, una professoressa, la vice preside dell’istituto, è caduta ed è stata portata in ospedale.
Occupazione che, almeno in teoria, avrebbe un valido motivo ma ha perso qualsiasi tipo di attenuante dopo l’episodio di violenza che ha visto protagonista la professoressa del liceo classico. E nascono così le polemiche: perchè se questa situazione va avanti da mesi si è deciso di occupare solamente il giorno dopo la festività dell’Immacolata? Perchè non anticiparla o spostarla? Secondo molti, c’è una ragione nascosta: gli studenti volevano il ponte.
Ma, prima di arrivare a questioni affrettate, cosa ha spinto gli alunni ad occupare? Semplicemente i ragazzi, da tempo, stanno manifestando tutto il loro malcontento per una situazione didattica molto complicata: in tutte le sedi dell’istituto mancherebbero le aule per poter fare lezione. Molti sono costretti a fare lezione sulle scale e, per questo motivo, i rappresentanti hanno più volte chiesto alla preside di trovare una soluzione che al momento non è ancora arrivata.
Al termine di questa mattinata di follia, comunque, alcuni ragazzi hanno proclamato un’assemblea permanente nella palestra dell’istituto mentre altri hanno deciso di svolgere regolarmente lezione: sintomo che in realtà questa occupazione non è voluta da tutti gli alunni. Ovviamente sono presenti sul posto le forze dell’ordine che cercano di mantenere la calma e soprattutto scoprire i colpevoli dell’aggressione, volontaria o meno, alla professoressa.