Brillante operazione della Squadra Mobile di Avellino nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli su presunte infiltrazioni camorristiche nel Comune di Pago del Vallo di Lauro (Avellino).
Eseguite 11 ordinanze di custodia cautelare (2 in carcere e 9 ai domiciliari): finiti dietro le sbarre l’ex sindaco Giuseppe Corcione e Luigi Vitale, ex esponete del clan Cava.
Le indagini hanno provato favori fatti al clan nell’ambito edilizio, nelle assunzioni e in altre procedure burocratiche enormemente facilitate sempre a vantaggio del sodalizio criminale Cava. Nello specifico i reati contestati sono di concussione, abuso d’ufficio, estorsione, tutti aggravati dal metodo mafioso. Come se non bastasse a gettare ulteriore fango sulla già vergognosa vicenda una intercettazione telefonica nella quale Giuseppe Corcione attacca apertamente, offendendoli oltre modo, magistrati e poliziotti impegnati nella lotta contro il fenomeno camorristico all’interno di enti pubblici.
Un successo rilevante per la Squadra Mobile di Avellino frutto di professionale e continuativo lavoro di intelligence.
La vicenda ha suscitato notevole clamore nell’opinione pubblica locale. La gente si chiede infatti come mai certa gentaglia abbai potuto agire indisturbata per lungo tempo monopolizzando, tra l’altro, anche le assunzioni, ovvero rubando sogni e speranze ai giovani del luogo.
Con l’occupazione non si scherza: le nuove leve sono stanche di dover emigrare per cercare lontano dai luoghi d’origine quel minimo di vivibilità che gli stessi non hanno mai saputo garantirgli. Ormai la corruzione, la concussione, lo spettro della camorra aleggia sinistro in tutta la Campania senza esclusione di zone. Sono finiti i tempi i cui si inneggiava ai miti di città incontaminate come Avellino e Benevento. La forte recessione in atto a livello nazionale ha indotto i clan nel tempo a trasferire in provincia le proprie attività (e non solo): ecco perché non c’è da meravigliarsi se dietro operazioni condotte dalle forze dell’orine in Campania e in altre regioni (o all’estero) ci sia lo zampino dell’ex cupola della Nuova Famiglia o di potenti clan di Secondigliano (prevalentemente Scissionisti).
Nulla togliendo ovviamente ai potenti casertani, ai cosiddetti casalesi le cui attività imprenditoriali hanno sede in mezzo mondo, dal nord Europa al Sud America. Della serie: le metastasi del cancro camorra non conoscono alcun confine.
Alfonso Maria Liguori
Questi gli undici indagati
CORCIONE Giuseppe (nella foto) nato a Pago del Vallo di Lauro (AV) il 17.04.1955 –Sindaco del Comune di Pago del Vallo di Lauro (AV) dal maggio 2011 al giugno 2016. Misura cautelare incarcere;
AMOROSO Andrea nato a Pago del Vallo di Lauro (AV) il 12.07.1967, – vice sindaco con l’amministrazione comunale Corcione-attualmente Presidente del consiglio Comunale di Pago . Misura cautelare degli arresti domiciliari
SCAFURO Luigi nato a Nola (NA) il 04.09.1972, residente in Pago del Vallo di Lauro (AV), architetto, dipendente comunale, responsabile nell’amministrazione Corcione del settore edilizia pubblica. Misura cautelare degli arresti domiciliari
SCAFURO Antonio nato a Nola (NA) il 15.09.1973, residente a Pago del Vallo di Lauro, ingegnere ed all’epoca direttore dei lavori della pubblica illuminazione. Misura cautelare degli arresti domiciliari
SCALA Francesco nato a Pago del Vallo di Lauro (AV) il 02.11.1966, imprenditore e titolare ditta “L.E.P.I“. Misura cautelare degli arresti domiciliari
REGA Antonio nato ad Avellino il 18.10.1983, residente in Quindici (AV), ingegnere, ed all’epoca responsabile del procedimento area edilizia privata. Misura cautelare degli arresti domiciliari
BOSSONE Carmine nato a Pago del Vallo di Lauro (AV) il 30.07.1964, Vigile urbano. Misura cautelare degli arresti domiciliari
SCAFURO Luigi nato a Pago del Vallo di Lauro (AV) il 12.12.1957 comandante dei vigili urbani. misura cautelare degli arresti domiciliari
VITALE Luigi nato a Pago del Vallo di Lauro (AV) l’8.07.1973, pregiudicato, già affiliato al clan Cava, attualmente contiguo al gruppo criminale dei Sangermano. Misura cautelare in carcere .
GRASSO Vincenzo nato a S. Paolo Bel Sito (NA) il 18.03.1980, residente a Domicella (AV), pregiudicato, uomo di fiducia di Vitale Luigi. Misura cautelare degli arresti domiciliari
SCIBELLI Raffaele nato a Quindici (AV) il 18.01.1968, pregiudicato, affiliato al clan Cava, nipote del boss Cava Biagio. Misura cautelare degli arresti domiciliari