L’outlet della droga a piazza Bellini a Napoli: cifre da capogiro

piazza-belliniPiazza Bellini e Decumani outlet della droga: a denunciare l’inquietante fenomeno i residenti esasperati dall’andirivieni di tossicofili e tossicodipendenti nella zona. Un vero e proprio supermarket dello stupefacente con tanto di offerte promozionali e possibilità di pagamento dilazionato per i clienti più assidui (incredibile ma vero). A spacciare pusher per lo più di colore: la camorra ha inteso con questo stratagemma preservare i giovani affiliati napoletani destinandoli a compiti più delicati, come le estorsioni o gli omicidi.

Gli 007 della polizia lo sanno bene ed è per questo che nella zona effettuano blitz continui contro gli spacciatori extracomunitari di origine prevalentemente nord africana. Un business che muove cifre da capogiro permettendo a nuovi gruppi criminali emergenti di attaccare storiche famiglie di camorra: un tempo un simile atteggiamento sarebbe stato impensabile ma oggi la scena sembra profondamente cambiata. Stese ovunque nel centro storico tra le nuove leve di quella che una volta era chiamata Nuova Famiglia e improvvisati ras, spesso cocainomani e spietati, pronti a tutto pur di aggiudicarsi il controllo delle piazze di spaccio sul territorio.

“Siamo esasperati – ha precisato un esercente di piazza Bellini – da un andazzo che dura ormai da troppo tempo. Qui si spaccia a qualsiasi ora del giorno e spesso i tossici per procurarsi il denaro necessario per la droga non esitano a rapinare studenti e ragazzi in transito per la movida serale. Un dato questo da non sottovalutare, un danno enorme per l’immagine dei luoghi e per le attività commerciali del posto. Chiediamo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine ma soprattutto certezza della pena per chi viene arrestato per spaccio. In alcuni casi ci ritroviamo gli spacciatori 48 ore dopo nuovamente per strada con atteggiamento persino più spavaldo di quello tenuto prima dell’arresto. Francamente invogliamo i nostri figli a trasferirsi altrove: non si può costruire nulla di sano e solido sulla paura e sull’inefficienza istituzionale”.

Parole forti che dovrebbero scuotere le coscienze di chi governa a livello locale e centrale la città: ma evidentemente a giudicare dall’emergenza sicurezza che non rientra mia così non è. Della serie: la notte sinistra a Napoli sembra veramente non passare mai.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.