“La riduzione dei costi della politica contenuti nella legge di stabilità in discussione in Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Campania rappresenta uno specchietto per le allodole, un tentativo di depistaggio per ricostruire una reputazione ormai persa di una certa pratica politica che appartiene alla Prima Repubblica e che i cittadini non vogliono più come ben ha mostrato esaurientemente il ‘no’ al referendum”.
Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, membro della Commissione Bilancio che aggiunge: “La proposta di legge di vera riduzione dei costi della politica di Giunta e Consiglio – sottolinea Saiello – è stato il primo atto depositato dal Movimento 5 Stelle in Consiglio al nostro insediamento e che oggi, ad un anno e mezzo di distanza, giace in qualche cassetto polveroso senza che la maggioranza si sia mai preoccupata di mettere in discussione”. “De Luca scimmiotta le battaglie sulla riduzione dei costi della politica del Movimento 5 Stelle – spiega Saiello – adotti il testo della nostra proposta di legge stabilendo per legge che gli stipendi debbano essere di 5 mila euro lordi con obbligo di rendicontazione dei rimborsi, come noi già facciamo. Altro che volontarietà”.
“Anche la questione della decurtazione dei compensi per le assenze in Consiglio e in Commissione – fa rilevare il consigliere – era già presente nella prima nostra proposta di legge sulla riduzione dei costi. Speriamo serva a far sì che i consiglieri di maggioranza comincino a partecipare ai lavori delle commissioni, visto l’assenteismo cronico”. “Il M5S non farà mancare il proprio contributo con emendamenti di merito – conclude Saiello – sfideremo De Luca e la sua maggioranza ad adottare misure vere per il taglio dei costi della politica. Altro che slogan”.