Sembrava si dovesse soffrire di nuovo, quando Marino ha rifilato un pestone a De Rosa, uscito poi in seguito a tale fallo.
Sì, la squadra era concentrata, pronta a dare soddisfazione al pubblico, al tecnico che li mantiene sempre sulla corda ma quell’uscita di De Rosa dava brividi. E poi il Kevin Tulimieri ha fatto quello che sta facendo da quando è arrivato a Torre Annunziata: fare impazzire le difese avversarie. Sale in cattedra, si impossessa di ogni pallone giocabile senza mai gettarlo e porta giubilo ad ogni toccata. L’unica domanda che ci si pone è: cosa ci fa un calciatore con questo bagaglio tecnico in Eccellenza? La risposta la do a me stesso, vuol dire che porterà il Savoia nelle categorie che contano, porterà in alto lui ed i bianchi, più rispondenti alle rispettive storie.
Altro pezzo pregiato Sasà Sibilli per il quale si tessono elogi in continuazione: testardo, onnipresente, tecnica d’altri tempi, lui che sta dimostrando con i fatti che il tempo per lui è un optional. Non voglio fare torto agli altri componenti la rosa dei bianchi, oggi veramente all’altezza contro una Sessana che pure annoverava tra le sue fila uomini all’altezza di ogni risultato, ma oggi non ce n’era per nessuno. Ritorna alla vittoria il Savoia, ma ritorna più arrabbiato che mai, i torresi rivogliono la vetta per poter uscire da un campionato a cui non appartengono e che gli sta stretto. E poi, giocare a Vitulazio, con un seguito che non si ferma per tutti i novanta minuti la dice tutta: c’è da crederci e ci si crede.
Vero è che questo campionato si giocherà prevalentemente negli scontri diretti, ma a volte “nun se pò mai sapè”. Sibilli, Esposito e Infimo hanno messo la ciliegina sulla torta in una gara che doveva avere un solo risultato: bisognava vincere, così come aveva detto Fabiano nella presentazione di ieri. E s’è vinto, ora si aspetta il Forio al Giraud e finisce il girone, poi si ricomincia.
Ernesto Limito
