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Agerola, ecco “I sentieri del latte”: il nuovo percorso enogastronomico dei Lattari

agerola-sentieri-latteIl percorso enogastronomico attraverso le epoche “I sentieri del latte, profumi e sapori dei Monti Lattari” (dal 17 dicembre 2016 al 9 gennaio 2017) vi porta alla scoperta delle tradizioni di una terra antica dai suoi albori fino ad oggi per rivivere le sensazioni e le atmosfere dei tratturi e dei pastori. La presentazione ufficiale dell’evento si terrà mercoledì 14 dicembre alle ore 12 al Gran Caffè Gambrinus – piazza del Plebiscito – Napoli. Arte, cultura, laboratori, musica, teatro, tradizioni locali e enogastronomia sono gli ingredienti dell’evento. (Programma allegato). info -www.isentieridellatte.it

Interverranno: il sindaco di Agerola, Luca Mascolo; l’assessore alla Cultura del Comune di Agerola, Regina Milo; l’assessore al Turismo del Comune di Agerola, Tommaso Naclerio; l’assessore al Turismo della Regione Campania, Corrado Matera. Agerola è conosciuta ovunque come capitale del buon vivere, della semplicità e genuinità dei sapori e delle eccellenze dell’enogastronomia. La storia dell’alimentazione agerolese è un complesso di saperi che sfida il tempo. Agerola era nota già ai tempi di Galeno per la produzione di “latte molto salutare”. Il fiordilatte è un formaggio fresco a pasta filata di antica tradizione, cosi come il caciocavallo, la ricotta e le altre delizie, mentre dalla lavorazione del latte della mucca di razza agerolese nasce il pregiato Provolone del Monaco D.O.P.

I salumi di Agerola conobbero una grande fama già a partire dal 1284 quando il Re di Napoli Carlo I D’Angiò, apprezzandone il gusto, cominciò a rifornirsene. Famosi sono il salame, le pancette, i prosciutti, la salsiccia ed il lardo aromatizzato, nonché il guanciale ed il capicollo. Il tarallo ed il pane biscottato, identificati con il marchio De.co. (Denominazione comunale), sono tra i più antichi prodotti della tradizione di Agerola dove è stata inventata la loro ricetta e dove, negli anni, continuano a venire prodotti secondo le antiche tecniche e con gli antichi ingredienti. Si consumano per lo più bagnati in acqua per pochi secondi e anche nel latte per la prima colazione. Ad Agerola c’è una pera di colore verde scuro, detta “pera Pennata”, ritenuto uno tra i migliori ecotipi di pero. A 600 metri sul livello del mare è coltivato il pomodorino di collina agerolese, Pomodorino tondo a pizzo piccolo, di colore rosso, di sapore molto dolce, polposo, dalla buccia spessa e coriacea, raccolto in grappoli molto lunghi (anche un metro).

Ai numerosi sentieri naturali, che si districano tra i Monti Lattari e la Penisola Sorrentina, si sovrappongono i sentieri del gusto, del teatro e dell’arte musicale. Diversi gli spazi allestiti non solo nelle piazze, che da sempre sono luoghi di aggregazione ed incontro, ma anche nelle suggestive location che le ampie vedute e i famosi balconi sulla costiera amalfitana regalano alla comunità e ai visitatori che sempre più numerosi scelgono Agerola e la Costiera come meta di vacanza. Un cartellone ricco di performance uniche che si fondono in un arcobaleno di suoni, colori, sapori, tradizioni, ospitate in location di valenza storico-culturale anche attraverso il turismo di tipo sentieristico-naturalistico. La finalità da raggiungere con l’evento è legata alla riscoperta dei luoghi ed alla valorizzazione di un territorio che rappresenta una rarità ed una unicità nello scenario internazionale. L’obiettivo è offrire ai visitatori la possibilità di vivere esperienze uniche attraverso le bellezze degli antichi sentieri.

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